Ritengo che lo scopo di ogni attivista dovrebbe essere lavorare duramente per aggregare consapevolezza e consenso sui temi più importanti e fare rete, facendo capire alla gente e alle forze in campo quale sia la strada giusta da seguire. Far dialogare chi non si parla più, indurre il dibattito dove non c'é, aprire porte chiuse o che terzi vorrebbero chiudere. E creare nuove sinergie che l'attuale clima generalizzato di radicalizzazione delle posizioni e chiusura preclude.
La massa critica contro l'ordoliberismo, il lobbysmo e contro l'apologia del vincolo esterno é ben lontana dall'essere raggiunta, e a mio modo di vedere un dibattito che partisse in una CGIL o in un PD, da altri apostrofati come "collaborazionisti da distruggere", sarebbero una vittoria. Ma perché ciò avvenga occorre parlare, non liquidare o accusare o insultare. Anche se ne avremmo tanta voglia. Io per primo.

mercoledì 26 giugno 2013

Storie di ordinaria resistenza (3): I 101 dalmata faranno un Quarantotto!

L'euro é incostituzionale? Ufff, dicci qualcosa che non sappiamo!
Buon giorno e buona resistenza a tutti.

Mi scuso per il ritardo, ma finalmente posso dirvi contenuti e impressioni relativi alla "Convenscion" viareggina del 22-23 giugno, organizzata dagli attivisti dalmata Sil-viar e Capitan Farlock con la collaborazione di una specialissima padrona di casa, nonché signora incontrastata dei bagni Maber che ci hanno ospitato, ovvero Margherita Zalaffi, cui sicuramente potremo domandare preziose consulenze per fiocinare il PUD€ a colpi di fioretto ovviamente. Presenti come relatori anche l'amico Luciano Barra Caracciolo a.k.a. Orizzonte 48 e il vulcanico economista industriale Cesare Pozzi. Sono stato onorato di conoscere tutti questi compagni di lotta e tanti altri attivisti conosciuti sul web e non. Trovarsi dal vivo é sempre la cosa migliore per capire con chi si ha realmente a che fare. E a Viareggio la voglia di fare era palpabile.


Intanto, di che parliamo? Tutto nasce da un'iniziativa spontanea del gruppo "Dalmata", cioè tra chi ha messo la mail su Goofynomics per incontrarsi. E' nata tra gli attivisti che gravitano intorno a questa porzione della blogosfera l'idea di vedersi per cominciare a coordinarsi un poco. Al di là della pregevole divulgazione, attività precedenti di questo gruppo sono ad esempio i famigerati volantini del PUD€ e quelli per la festa dell'Europa a Firenze. Tuttavia altre occasioni si stanno presentando, e questo gruppo comincia ad essere "interlocutore" anche per gruppi di semplici cittadini che vogliono saperne di più. La risposta migliore può naturalmente venire da una maggior organizzazione anche sul territorio e da un incontro, primo di una serie, che permetta di condividere esperienze e disponibilità, per creare una rete di divulgazione sincronizzata e dotata di materiale uniforme e di qualità.


venerdì 21 giugno 2013

(ME)MMT and ME. E basta guerre tra poveri...

R.Wray:"La MMT é corretta é vincerà!" apperò. 
Buon giorno e buona resistenza a tutti.

Dopo la parentesi sentimentale volevo tornare a bomba sui consueti argomenti, anche per riprendere le fila di un discorso che iniziai un paio di anni fa su questo blog e di cui ho riaccennato qualcosa qui, ovvero la Modern Money Theory (MMT), o Mosler Economics-MMT (ME-MMT) come la chiamano certuni. Tema oltremodo importante, anche perché presenta criticità non solo dal punto di vista concettuale, già ampliamente dibattute, ma anche da quello umano. E su queste vorrei anzitutto concentrarmi.

In passato, avrete letto, sono stato sostenitore di questa teoria e fui presente al primo summit MMT di Rimini organizzato da Paolo Barnard. Ma dopo breve, me ne sono discostato, preferendo continuare lo studio della materia economica e la divulgazione per conto mio. Motivo? Beh, é presto detto. Al di là dei miei pareri sulla teoria in sé, che descriverò nel seguito del post, ho preferito poter seguire e studiare il problema da un punto di vista più neutrale e distaccato, documentandomi sui vari punti di vista. Inoltre ancor prima di farmi un'idea sui pro e contro, ho sempre rifiutato categoricamente l'approccio messianico, manicheo e esclusivista che il suo principale divulgatore in Italia, lo stesso Barnard, ha voluto darle.Un esempio?


giovedì 20 giugno 2013

Cherry memories...

Fra i fiori il ciliegio, fra gli uomini il guerriero.
Buon giorno e buona resistenza a tutti.

Stamane mia sorella Irene mi ha chiesto quale sia per me il "luogo del cuore", e di dedicarvi un breve paragrafo e un'immagine per la sua rivista online 015tv. Ecco la mia risposta.



"Di tutti i luoghi che potrei citare, nessuno ha la stessa valenza del giardino di fronte alla casa dei miei genitori, in cui dimora un enorme ciliegio, alto più della casa stessa.

Questa pianta esiste da che ho memoria e da molto prima. Infatti é sta
ta messa a dimora da mio nonno che non ho mai conosciuto. Nonno che in qualche misura ho sempre identificato in questo albero.

Come un vero nonno, infatti, esso protegge la nostra casa col suo abbraccio avvolgente, la difende dai rumori della strada e dalle brutture del mondo esterno, la rinfresca con la sua ombra e quando ero bambino mi faceva giocare sui sui rami anche grazie all'altalena in legno e corda costruita da mio padre.

Da due generazioni, ogni primavera nutre la mia famiglia con i suoi frutti, l'unica porzione di casa che riesco a recare sempre con me anche nelle trasferte più lunghe in città dove piante come queste hanno posto solo nei sogni. E ad ogni ciliegia o cucchiaio di marmellata che mi gusto non posso non ricordare il profumo della sua fioritura e la gioia degli anni in cui giocavo all'ombra delle sue frasche credendo che nulla al mondo fosse impossibile e che nessuno mai mi avrebbe portato lontano da lui e da tutto ciò che rappresenta.

Caro ciliegio, non esiste ferita che la tua vista non riesca a lenire e non esiste guerra che mi tenga a lungo lontano da te. E quando l'epoca delle battaglie sarà finita e cercherò un poco di riposo, tu mi accoglierai ancora come un tempo come se nulla fosse accaduto, ne sono sicuro.
A presto."


Una piccola postilla marziale...

"Il petalo del ciliegio é come l'animo di un guerriero. Che se vive senza risparmiarsi, cade senza rimpianti... Leggero, caduco... ed elegante." (Soten no Ken)
 
Ci vediamo in mischia
Mattia C

martedì 18 giugno 2013

Il grido di dolore del centro-sud e la risposta di ARS

Si questo é un endorsement ad ARS. No, non sono (ancora) associato.

Buon giorno e buona resistenza a tutti.

Nel mio recente intervento “Guida galattica per autoattivisti” ho accennato alla nuova realtà di ARS (Associazione Riconquistare la Sovranità), e avevo promesso che sarei  andato a vedere con i miei occhi il lavoro e gli intenti di questi ragazzi. Non intendo riscrivere il documento delle loro analisi e proposte, peraltro estremamente chiaro e disponibile in rete, e mi limiterò a parlare dell’intervento introduttivo  del presidente Stefano d’Andrea e a raccontare alcuni aneddoti più o meno significativi.

Tanto per cominciare, un accenno a Pescara, che ha ospitato l'evento. Mi dispiace molto, ma vederla mi ha dato la stessa sensazione di quando Indiana Jones, nella sua ultima iterazione cinematografica, entrò in una città-laboratorio fasulla nel deserto del Nevada, costruita in tutto e per tutto per sembrare una città vera, ma popolata solo da fantocci inanimati e del tutto immobile e silenziosa. Incredibile. 

Perché affittare? Tanto nessuno ha soldi. Vendi direttamente ai tedeschi, risparmierai tempo. Foto di R. Nardella.

Cartelli “Affittasi” o “Vendesi” ovunque, serrande abbassate, strade deserte e poco frequentate. Colpa del caldo certamente, ma in un giorno feriale mi sarei atteso di meglio. E che dire dei terreni sgomberati e abbandonati, delle magioni in rovina in periferia, delle cattedrali nel deserto. Ho visto interi agglomerati urbani costruiti durante la recente bolla immobiliare, completi e coloratissimi.
E vuoti. Intonsi, come congelati. La crisi qui sta colpendo durissimo. 


mercoledì 12 giugno 2013

Ufficiale: Grillo abbraccia il PUD€ (2). Anche Oliver Twist nel suo piccolo s'incazza...

Ah, il 4-3 messicano...Di spalle il numero 4 tedesco, Beppe Grillen.
Buon giorno e buona resistenza a tutti.

Beppe Grillo può essere accusato di molte cose, ma non certo di incoerenza. Sta infatti coerentemente provando a mandare in vacca di schianto il lavoro di zilioni di attivisti e divulgatori vicini al Movimento 5 Stelle, che in questi anni hanno messo inutilmente faccia ed energie per convincere gli italiani che no, non é uno sniffatore di colla e che si, ha davvero una strategia per salvare il paese.

Quale paese voglia salvare ancora non si sa.

I bookmakers danno la Germania 3 a 1 e la povera Italia ormai 100 a 1. Sugli Italiani invece non ha scommesso nessuno.


venerdì 7 giugno 2013

Ufficiale: Grillo abbraccia il PUD€. E io imbraccio la mannaia!

Beppe Grillo durante l'ennesima chiara presa di posizione

Buon giorno e buona resistenza a tutti.

E' il momento di togliere dalle mie povere e consunte scarpe qualche frammento di pietrisco eurista di troppo.


Chi sperava ancora che Beppe Grillo prendesse una posizione chiara e limpida sulla questione euro dovrà temo ravvedersi. Il signor Grillo, nell'atto di scrivere l'ennesimo intervento lievemente impreciso, dovrebbe sapere bene che oggi é facile documentarsi, e soprattutto che la rete pullula letteralmente di attivisti volenterosi e preparati che da anni non chiedono di meglio che si concretizzi alfine il sempiterno tormentone del portale per la democrazia diretta. O quantomeno che prima di dissertare in siffatta maniera, venga fatta chiarezza sul suo ruolo di comunicatore (o garante? o strillone? o bollitore d'infanti?) nel Movimento 5 stelle e la sua influenza effettiva sui parlamentari eletti e sulle loro decisioni. Come pure sarebbe auspicabile un chiarimento sull'identità e le competenze dei soggetti del suo staff, con ogni evidenza spesso differenti da lui stesso, che scrivono i post del blog che abbiamo imparato ad apprezzare e che spesso contengono punti di vista interessanti e documentati. Perché rinunciare a firmare interventi illuminanti come l'ultimo, L'Italia senza paracadute? Perché lasciare qualche dubbio su attivisti e commentatori sulle proprie reali posizioni, quando basterebbe nominare gli autori e contestualizzarne l'intervento con un commento per fare chiarezza? Ho ancora le lacrime agli occhi se ripenso ai chiarissimi post di Gallegati, Benetazzo e Scienza, vere perle del genere eurista e vere Waterloo per il popolo italiano, giustamente relegato al ruolo di corrotto spendaccione meritevole del vincolo esterno che come sappiamo merita oltremisura.


giovedì 6 giugno 2013

...Then I'll create it.


Consiglio a tutti la lettura del meraviglioso manga Vinland Saga. Magari mentre ascolate Paradise degli Stratovarius...A volte c'é semplicemente bisogno di ispirazione e coraggio per affrontare meglio ciò che ci aspetta.



Ci vediamo in mischia.
Mattia C

mercoledì 5 giugno 2013

Killing in the name of...

Trees fall, everybody dies...
Buon giorno e buona resistenza a tutti.


Ricevo, e volentieri pubblico, questa lettera di un ragazzo turco che descrive di prima mano ciò che sta accadendo ora come ora nel suo paese. L'autore non ha chiesto di rimanere anonimo, ma preferisco che non si sappia comunque di lui.

Per chi non avesse seguito la triste vicenda, trovate un buon riassunto qui e qui. Citando un pezzo significativo:

"È come se l’estrema propaggine della primavera araba si fosse trasformata arrivando come un vento leggero sulle rive del Bosforo – al grido “Occupy piazza Taksim” (“divisione, distribuzione” in turco), nuova piazza Tahrir (“liberazione” in arabo) – in un vento caldo del maggio (o sarà di tutta l’estate?) turco, in un impasto di sfida e protesta per la conservazione degli alberi del parco Gezi che simboleggiano la laicità e la garanzia della Repubblica secolarizzata voluta e fondata da Ataturk (e che a ottobre compie 90 anni). I giovani turchi difendendo gli spazi verdi e criticando i progetti faraonici di edificazione commerciale e infrastrutturale del goveno Erdogan (in carica da 11 anni) è come difendessero le origini e la storia, anche futura, del paese che facendoli uscire dall’arretratezza economica, li ha fatti entrare nella consapevolezza dei propri diritti fondamentali, a iniziare dai gesti e le parole."


lunedì 3 giugno 2013

Guida galattica per autoattivisti (un poco sovranisti)

Buon giorno e buona resistenza a tutti.

Solo un piccolo avvertimento preliminare per tutti: io sono tra i fondatori del gruppo Economia 5 Stelle, ma quindi? Ciò comporta forse matrimonio eterno ad esso e al Movimento? Non direi proprio. Comporta che quando uno non crede più nel Movimento e/o non ha più energie da investirci, lo dice e se ne va. E la sua scelta dovrebbe essere rispettata da tutti. Chi ad esempio mi chiede di prendere e rinominare/cancellare il gruppo non ha proprio capito lo spirito di base del mio attivismo recente. Quel gruppo non é MAI STATO una mia proprietà o il mio trastullo, é invece ormai da tempo un bene comune di tutti gli attivisti del Movimento, e io o altri non abbiamo nessun diritto di cancellarlo o utilizzarlo per propagandare le nostre idee politiche, laddove divergano dal supporto al Movimento stesso. Esiste uno statuto del gruppo molto chiaro in tal senso, che chi vi scrive farà bene ad accettare.

E chi lascia  non dovrebbe essere tirato per la giacca facendo leva sul suo senso di responsabilità o altro. Ho sempre detto che la mia presenza avrebbe potuto letteralmente svanire da un giorno all'altro anche per ragioni di lavoro e che non era affatto scontata. Le cose stan così. Io col Movimento ho chiuso. Voi che restate avete ancora intenzione di tentare di supportarlo nonostante il modo in cui si comporta? Va bene, non intendo impedirvelo ed é anche per questo che ho fatto un passo indietro. Discorso diverso é se mi chiedete di collaborare con questa realtà nei posti di comando pure, perché né temete il declino. Non ha senso alcuno. Nella democrazia diretta, siete voi che dovete difendere le vostre idee e ciò che avete caro con tutte le vostre energie. Avete una convinzione? Avete fede nel Movimento? Esercitatele in prima persona, BASTA DELEGARE! Siamo per stracci proprio per un problema di DELEGA SCRITERIATA delle nostre prerogative democratiche, ve ne rendete conto? E la via che ho scelto e che vedo di fronte a me non é detto che sia quella migliore per voi. Io sono una persona orgogliosa e non credo di essere in grado di venire a compromessi sulle questioni di elementare principio, ma forse per questo la mia idea politica non é attuabile in questa situazione e non potrà aiutare l'Italia nell'immediato. A Roma c'é ancora il Movimento, non io o altri. E solo il Movimento può agire ORA, quindi supportarlo HA senso. Questo anche se, al di là del caso specifico che ha portato al mio abbandono, io lo vedo tagliato fuori dai giochi per scelta deliberata, e pure rinunciatario sull'unica cosa che potrebbe fare bene, ovvero fare corretta informazione a tutto tondo.

Ma non ha comunque nessun senso che io da detrattore del Movimento investa oltre la mia faccia e le mie energie nell'organizzazione di un progetto che lo favorisce e ne supporta e avalla la linea politica. Aiutarlo nei singoli progetti e nella divulgazione? Ok, non ho mai detto di no. Ma per il resto, ognuno per la sua strada. Se la mia é ora diversa, é evidentemente perché non mi sentivo di condividerla oltre. Fine del preambolo.