Ritengo che lo scopo di ogni attivista dovrebbe essere lavorare duramente per aggregare consapevolezza e consenso sui temi più importanti e fare rete, facendo capire alla gente e alle forze in campo quale sia la strada giusta da seguire. Far dialogare chi non si parla più, indurre il dibattito dove non c'é, aprire porte chiuse o che terzi vorrebbero chiudere. E creare nuove sinergie che l'attuale clima generalizzato di radicalizzazione delle posizioni e chiusura preclude.
La massa critica contro l'ordoliberismo, il lobbysmo e contro l'apologia del vincolo esterno é ben lontana dall'essere raggiunta, e a mio modo di vedere un dibattito che partisse in una CGIL o in un PD, da altri apostrofati come "collaborazionisti da distruggere", sarebbero una vittoria. Ma perché ciò avvenga occorre parlare, non liquidare o accusare o insultare. Anche se ne avremmo tanta voglia. Io per primo.

giovedì 27 febbraio 2014

Chi semina vento...

E ricordatevene.
Buon giorno a tutti qualunque fronte stiate calcando.

Mi permetto di riprendere le fila del discorso iniziato due giorni fa qui, che si sta velocemente avviando verso la conclusione anche prima del previsto. Dopo aver spiegato alcune delle ragioni che mi hanno spinto a votare contro alla campagna di astensionismo delle elezioni europee promossa da ARS, avevo detto:

Ritengo che lo scopo di noi attivisti sia lavorare duramente per aggregare consenso sui temi più importanti e fare rete, facendo capire alla gente e alle forze in campo quale sia la strada giusta da seguire. Far dialogare chi non si parla più, indurre il dibattito dove non c'é, aprire porte chiuse o che terzi vorrebbero chiudere. E creare nuove sinergie che l'attuale clima generalizzato di radicalizzazione delle posizioni e chiusura preclude. La massa critica contro il liberismo, il lobbysmo e contro l'apologia del vincolo esterno é ben lontana dall'essere raggiunta, e a mio modo di vedere un dibattito che partisse in una CGIL o in un PD sarebbero una vittoria. Ma perché ciò avvenga occorre parlare, non liquidare o accusare o insultare. Anche se ne avremmo tanta voglia. Io per primo.

Questa frase racchiude tutto il mio disagio personale e la distanza che intercorre fra la mia posizione attuale e quella del direttivo di ARS. Dal quale in effetti ho dato le dimissioni la settimana scorsa.

martedì 25 febbraio 2014

Fare Treviso... e un po' di chiarezza.

Fare informazione in trasferta :)
Buon giorno a tutti, qualunque fronte stiate calcando.

Sarò abbastanza breve.

Come avevo annunciato qui, ARS Piemonte ha esordito ufficialmente ad Alessandria. Grazie ai buoni uffici della referente locale Cristina Capra, abbiamo ottenuto di essere ospitati dal Museo etnografico di Piazza della Gambarina, il giorno sabato 15 febbraio 2014 alle ore 16.

Brevemente, l'incontro é andato molto bene. Con l'aiuto della mia artista prediletta Monica Seksich abbiam cercato di dare ai cittadini di Alessandria tutte le informazioni necessarie su crisi e dintorni. I cittadini e gli organizzatori sono rimasti molto soddisfatti dei paralleli fra la nostra crisi e quella del 1929, e tutti hanno apprezzato i consigli di lettura alla fine dell'intervento :) Credo che replicheremo appena possibile.