Ritengo che lo scopo di ogni attivista dovrebbe essere lavorare duramente per aggregare consapevolezza e consenso sui temi più importanti e fare rete, facendo capire alla gente e alle forze in campo quale sia la strada giusta da seguire. Far dialogare chi non si parla più, indurre il dibattito dove non c'é, aprire porte chiuse o che terzi vorrebbero chiudere. E creare nuove sinergie che l'attuale clima generalizzato di radicalizzazione delle posizioni e chiusura preclude.
La massa critica contro l'ordoliberismo, il lobbysmo e contro l'apologia del vincolo esterno é ben lontana dall'essere raggiunta, e a mio modo di vedere un dibattito che partisse in una CGIL o in un PD, da altri apostrofati come "collaborazionisti da distruggere", sarebbero una vittoria. Ma perché ciò avvenga occorre parlare, non liquidare o accusare o insultare. Anche se ne avremmo tanta voglia. Io per primo.

mercoledì 20 agosto 2014

Uniti per l'Ucraina!

La popolazione si protegge nelle cantine dal bombardamento di Donetsk, 19 agosto
(fonte RT.com)
Buon giorno a tutti!
 
Ci sono buone notizie per chi a Torino voglia fare un po' di serio attivismo. Ieri a Torino in Piazza XVIII Dicembre abbiamo avuto il consueto incontro in sala da the con amici vecchi e nuovi
 
Le associazioni di attivisti Ri-Costituzione Torino (associata a Riscossa Italiana), Indipendenza Torino e Centro Iniziative per la Verità e la Giustizia (CIVG), organizzano una serata divulgativa aperta al pubblico che speriamo sia la prima di un certo numero.