Ritengo che lo scopo di ogni attivista dovrebbe essere lavorare duramente per aggregare consapevolezza e consenso sui temi più importanti e fare rete, facendo capire alla gente e alle forze in campo quale sia la strada giusta da seguire. Far dialogare chi non si parla più, indurre il dibattito dove non c'é, aprire porte chiuse o che terzi vorrebbero chiudere. E creare nuove sinergie che l'attuale clima generalizzato di radicalizzazione delle posizioni e chiusura preclude.
La massa critica contro l'ordoliberismo, il lobbysmo e contro l'apologia del vincolo esterno é ben lontana dall'essere raggiunta, e a mio modo di vedere un dibattito che partisse in una CGIL o in un PD, da altri apostrofati come "collaborazionisti da distruggere", sarebbero una vittoria. Ma perché ciò avvenga occorre parlare, non liquidare o accusare o insultare. Anche se ne avremmo tanta voglia. Io per primo.

venerdì 20 gennaio 2012

La guerra del rating e la decisione dell'Inghilterra

Buona sera a tutti.
Avrete notato un certo diradarsi dei post. Beh, temo ci dovrete fare l'abitudine. A lavoro sto incontrando difficoltà nel tenere il mio posto ragionevolmente al riparo dalla recessione, e la vita politica con il MoVimento 5 stelle sta facendo il resto. Almeno di questa sono veramente soddisfatto.