Ritengo che lo scopo di ogni attivista dovrebbe essere lavorare duramente per aggregare consapevolezza e consenso sui temi più importanti e fare rete, facendo capire alla gente e alle forze in campo quale sia la strada giusta da seguire. Far dialogare chi non si parla più, indurre il dibattito dove non c'é, aprire porte chiuse o che terzi vorrebbero chiudere. E creare nuove sinergie che l'attuale clima generalizzato di radicalizzazione delle posizioni e chiusura preclude.
La massa critica contro l'ordoliberismo, il lobbysmo e contro l'apologia del vincolo esterno é ben lontana dall'essere raggiunta, e a mio modo di vedere un dibattito che partisse in una CGIL o in un PD, da altri apostrofati come "collaborazionisti da distruggere", sarebbero una vittoria. Ma perché ciò avvenga occorre parlare, non liquidare o accusare o insultare. Anche se ne avremmo tanta voglia. Io per primo.

mercoledì 29 maggio 2013

Storie di ordinaria resistenza (2): Economia 5 Stelle vs PUD€

Keynes, che gran persona...
 Bentornati, buongiorno e buona resistenza a tutti.

Mi scuso per la prolungata assenza, ma ho avuto tanto tanto da fare. Me ne sono successe di tutti i colori. Chi di voi mi legge probabilmente lo sa, ma conto una separazione traumatica dal mio vecchio dojo di arti marziali, un matrimonio fallito, un amore ritrovato e un'esperienza politica (in)felicemente messa in pausa, dopo alterne vicende, amicizie, rivalità e tante esperienze diverse che mi hanno arricchito e svuotato al contempo.