Ritengo che lo scopo di ogni attivista dovrebbe essere lavorare duramente per aggregare consapevolezza e consenso sui temi più importanti e fare rete, facendo capire alla gente e alle forze in campo quale sia la strada giusta da seguire. Far dialogare chi non si parla più, indurre il dibattito dove non c'é, aprire porte chiuse o che terzi vorrebbero chiudere. E creare nuove sinergie che l'attuale clima generalizzato di radicalizzazione delle posizioni e chiusura preclude.
La massa critica contro l'ordoliberismo, il lobbysmo e contro l'apologia del vincolo esterno é ben lontana dall'essere raggiunta, e a mio modo di vedere un dibattito che partisse in una CGIL o in un PD, da altri apostrofati come "collaborazionisti da distruggere", sarebbero una vittoria. Ma perché ciò avvenga occorre parlare, non liquidare o accusare o insultare. Anche se ne avremmo tanta voglia. Io per primo.

venerdì 21 giugno 2013

(ME)MMT and ME. E basta guerre tra poveri...

R.Wray:"La MMT é corretta é vincerà!" apperò. 
Buon giorno e buona resistenza a tutti.

Dopo la parentesi sentimentale volevo tornare a bomba sui consueti argomenti, anche per riprendere le fila di un discorso che iniziai un paio di anni fa su questo blog e di cui ho riaccennato qualcosa qui, ovvero la Modern Money Theory (MMT), o Mosler Economics-MMT (ME-MMT) come la chiamano certuni. Tema oltremodo importante, anche perché presenta criticità non solo dal punto di vista concettuale, già ampliamente dibattute, ma anche da quello umano. E su queste vorrei anzitutto concentrarmi.

In passato, avrete letto, sono stato sostenitore di questa teoria e fui presente al primo summit MMT di Rimini organizzato da Paolo Barnard. Ma dopo breve, me ne sono discostato, preferendo continuare lo studio della materia economica e la divulgazione per conto mio. Motivo? Beh, é presto detto. Al di là dei miei pareri sulla teoria in sé, che descriverò nel seguito del post, ho preferito poter seguire e studiare il problema da un punto di vista più neutrale e distaccato, documentandomi sui vari punti di vista. Inoltre ancor prima di farmi un'idea sui pro e contro, ho sempre rifiutato categoricamente l'approccio messianico, manicheo e esclusivista che il suo principale divulgatore in Italia, lo stesso Barnard, ha voluto darle.Un esempio?





Ecco come Barnard, durante il suo tour promozionale della MMT, ha interagito sull'argomento con il giurista Paolo Becchi, vicino al Movimento 5 Stelle, vantandosene pure...

"Nel finale della conferenza le domande ci portano su Grillo/M5S. E qui la sorpresa. Due spettatori, di cui uno sto Prof. Becchi, si lanciano in un appello affinché la ME-MMT divenga politica economica degli stellati. Io: “Siete un gruppo di decerebrati fidelizzati che acconsentono a un movimento di solo marketing privo di democrazia e con purghe staliniane come regola. Non avete i minimi standard morali e d’indipendenza per collaborare con noi”. Mosler: “Io collaboro con chiunque me lo chieda”. Io: “Tu Warren non capisci l’Italia, col tuo metodo di voler parlare a chiunque qui, ci hai già messo nelle peste 10 volte, e alla fine siamo noi del movimento ME-MMT a dover rimanere a raccogliere i cocci.”"

Riassumo: Becchi ha proposto l'ennesima collaborazione fra ME-MMT e Movimento 5 Stelle (ovvero quel che dovrebbe essere uno degli obiettivi di un tour divulgativo che mira a dare una risposta politica alla crisi grazie alla MMT), e come in passato si é beccato insulti dal nostro paladino di staceppa. Notate l'insopportabile arroganza, la presunzione di superiorità morale sull'interlocutore e la chiusura mentale del soggetto. Sono io il primo a dire che il Movimento non é un valido interlocutore sul tema sovranista, ma un ignobile trattamento del genere nei confronti di un brav'uomo che offre la sua disponibilità al dialogo é degno di querela. Che Becchi é troppo signore per perfezionare ne son sicuro. Ma soprattutto, un tale atteggiamento, che si é purtroppo trasmesso a moltissimi attivisti MMT, é assolutamente deleterio per qualunque tipo di collaborazione seria e per qualunque discorso politico. E il bello é che Becchi non é certo l'unico supporter della MMT nel M5S, la proposta che la riguarda é la più votata di sempre sul forum del Movimento.

Ancor peggio, Barnard ha stoppato qualunque iniziativa distensiva dello stesso Mosler, che invece é una persona estremamente disponibile e corretta, al punto da provare a spiegare al mio amicone Sibilia il signoraggio VERO sulla sua pagina facebook. Non sto scherzando.

Del resto, non sono stupito più di tanto. Uno degli stessi tecnici e teorici della MMT, Randall Wray, é stato capace di perle come questa:

“La MMT è corretta e vincerà. Non importa l’ammontare di denaro destinato contro di lei, non importa in quanti dedicheranno la loro carriera a distruggerci. La verità è dalla nostra parte. I bugiardi non possono vincere” (R.Wray)


Benissimo, chiunque conosca la MMT e non la approvi in toto sarebbe un bugiardo, un disinformato o un corrotto. E poi...vincerà? Vincerà COSA? C'é un premio? Una classifica? O ci sono solo patrioti e attivisti preoccupati per il loro futuro e quello della nazione intera che non si capacitano di queste guerre tra poveri e che vorrebbero dare una risposta politica alla crisi?


In conseguenza di questo stile divulgativo e umano, la mia esperienza con tali movimenti é piuttosto negativa. Ci son lodevoli eccezioni, ma solitamente pochi MMTer militanti accettano critiche o posizioni alla suddetta teoria, al punto da volerla inserire in tutti i programmi elettorali così com'é. E non é che non ci sia stato un dibattito, anche acceso, sull'argomento, anche con soggetti autorevolissimi coinvolti. Nulla da fare, MMT or nothing. Nulla di diverso dalla pretesa astrusa e manichea del buon Grillo di far politica senza nessun accordo con chichessia o le sue arcinote richieste di pretendere il 100% del consenso per governare. Ma cosa vuol dire di grazia? Un conto é se si vuole divulgare una teoria, lì ha senso ricercare la "purezza dell'ortodossia", ma chi vuol fare politica e chi vuol cercare di aggregare un fronte sovranista che abbia qualche speranza contro il PUD€ deve avere un approccio del tutto diverso se non vuole condannarsi all'impotenza come ha scelto di fare il Movimento 5 Stelle.

Per fortuna altre forze MMT in Italia si sono dimostrate ben più lungimiranti. Per la stesura del documento dei 5 scenari Economia 5 Stelle ha collaborato con EPIC, che ha accettato con entusiasmo e senza pregiudizi il compito, laddove altri appena vedono le 5 stelle bannano all'istante quando non minacciano querele...

Purtroppo non é stato possibile redigere un unico documento che contenesse, oltre alle conclusioni degli attivisti del gruppo (che già circola in rete), anche l'approccio MMT. Mi é stato detto che non poteva essere confuso con teorie miste e approcci mainstream, e che pertanto andava lasciato a parte. Nulla da fare, peggio che acqua e olio. Sono perciò stati prodotti due documenti, entrambi sottoposti ai parlamentari, ma come dissi all'epoca, era chiaro che i parlamentari avrebbero apprezzato di più un lavoro unico e concordato in omaggio allo spirito degli attivisti a 5 stelle. Questo atteggiamento é stato a mio parere nocivo per le possibilità della MMT di farsi strada in parlamento. EPIC é di gran lunga il movimento divulgativo MMT più collaborativo in assoluto, ma non é immune dalle conseguenze di questo tipo di approccio manicheo. Hanno prodotto in ogni caso un ottimo documento cui rimando senz'altro per comprendere bene la MMT e han saputo mettersi in gioco, evitando di ghettizzare il nostro gruppo alla Barnard. E di ciò li ringrazio molto.

Per il futuro, io spero tanto che si possa mettere da parte quest'inutile puntiglio sui dettagli e fare fronte complessivo contro il problema comune. Basta con la tendenza tutta italiana a voler dare un'etichetta a chiunque, chiuderci in parrocchiette e tifare gli uni contro gli altri!

Chiarito infatti che lo scopo cardine di qualunque forza politica credibile dovrebbe essere la causa sovranista, il raggiungimento della piena occupazione e stato sociale e il recupero della democrazia e dei diritti sacrificati alle forze tecnocratiche europee mai elette da anima viva, ritengo che sui dettagli ci si possa accordare in un secondo momento. Apprezzo a maggior ragione l'approccio di ARS che non ha voluto darsi alcun tipo di caratterizzazione economica esplicita ma si é limitata a descrivere un elenco di principi cardine senza bandiera come quelli che qui ho elencato. Sarebbe bastato pronunciasse anche solo la parola Marx o Keynes o MMT o peggio ancora Destra/Sinistra per alienarsi irrimediabilmente tonnellate di potenziale consenso e militanza. Ogni attivista E OGNI CITTADINO ITALIANO farà bene a rendersi conto velocemente dell'assurdità e del danno che qualunque estremismo sta infliggendo all'Italia, incluso questo.

Istantanea dell'ultimo summit liberisti vs keynesiani

Conclusa questa doverosa premessa "proattivista", entriamo nel merito tecnico. Anzitutto, per me la cosa migliore per valutare una teoria é come ho detto partire da un dibattito e valutare punti di vista contrastanti. Il dibattito migliore che abbia trovato é il seguente, iniziato da Emiliano Brancaccio, cui poi ha risposto lo stesso Mosler, con chiosa finale di Andrea Terzi.

Non voglio commentare il dibattito in sé, che comunque consiglio caldamente, perché onesto, ben argomentato da tutte e 3 le parti e per nulla fazioso, ma passerò direttamente a dire la mia sull'argomento. Ringrazio anticipatamente Guido Iodice di Keynesblog per i contributi al dibattito e chiunque in passato si sia espresso educatamente sulla materia, da Mosler in poi.

Intanto, di che parliamo, in breve: la Modern Monetary (o Money) Theory (MMT) è una teoria economica eterodossa inquadrabile come post-keynesiana, studiata e divulgata da un gruppo di economisti che ruotano intorno al Centro per la Piena Occupazione e la Stabilità dei Prezzi dell’Università del Missouri-Kansas City, finanziato dal suo fondatore Warren Mosler.

Caratteristica base della MMT è quella di creare un’economia sociale che funzioni davvero per la gente, rielaborando in chiave moderna gli insegnamenti del passato per sviluppare un’alternativa macroeconomica al sistema liberista imperante. Le restrizioni, i tagli salariali e i licenziamenti imposti dal liberismo, in nome del dogma del pareggio di bilancio, vengono rifiutate in blocco dalla MMT.

Uno Stato che emette una moneta sovrana non ha bisogno di finanziare la spesa pubblica avvalendosi delle tasse dei cittadini, perché può spendere a deficit (deficit spending). In altre parole, secondo la MMT tutta la spesa pubblica potenzialmente può essere finanziata dalla creazione di nuova moneta poiché, tecnicamente, nel sistema monetario moderno lo Stato non ha bisogno di farsi dare soldi dal settore privato per poter spendere. In questo contesto, per lo stato le tasse hanno la funzione di far accettare la propria moneta dandole valore, perché i cittadini, dovendo pagare le imposte con la moneta di Stato ne legittimano l’Istituzione. Se non ci fosse questo vincolo, nulla vieterebbe ai cittadini stessi di accumulare risparmio in valuta straniera (tecnica non a caso appannaggio della malavita organizzata che come é noto TENDE a non pagar tasse). Uno Stato dotato di moneta sovrana può invece spendere emettendo la propria valuta senza indebitarsi con nessuno, e le tasse restano in ultima istanza un meccanismo per regolare risparmio privato e inflazione. Addirittura la MMT arriva a concludere che si potrebbero eliminare tranquillamente i titoli di stato come strumento di politica monetaria e di finanziamento della spesa statale, eventualmente sostituendoli con dei depositi fruttiferi garantiti dallo stato stesso.

Un altro aspetto della teoria riguarda la bilancia dei pagamenti. Secondo alcuni economisti MMT un deficit persistente, in regime di moneta sovrana, é un qualcosa di accettabile e sostenibile, poiché al più questo comporterebbe una mera svalutazione della propria valuta, che però per effetto della forza riequilibratrice del mercato valutario, presto raggiungerebbe l'ideale punto di equilibrio per i fondamentali economici del paese. Inoltre, così facendo si possono importare beni e servizi che danno un contributo di ricchezza reale all'economia, senza per questo precludere il raggiungimento della piena occupazione. Il ragionamento ha un suo senso. Paesi come la Germania, per diventare forti esportatori, sono stati costretti a deprimere anzitutto la loro domanda interna, impoverendo di beni la popolazione, per poter esportare all'estero ciò che sarebbe potuto essere acquistato dai cittadini tedeschi. Secondo alcuni economisti MMT invece a tendere ci dovrebbe essere un equilibrio delle partite correnti, ma la questione é piuttosto dibattuta. Mosler ad esempio non vede limiti tecnici e cita spesso l'esempio degli USA e del loro elevatissimo deficit.

Il concetto innovativo è quello di finanza funzionale ovvero l’idea di come il governo dovrebbe gestire la propria politica fiscale in funzione del benessere pubblico, perché aspetti come l’ambiente, la sicurezza energetica, la sanità, il reddito degli anziani, la cultura e l’istruzione sono diritti inalienabili, tutelati dalla nostra costituzione e troppo importanti per essere lasciati in balia delle logiche del mercato. Questo é possibile senza vincoli monetari di sorta come i disastrosi parametri di Maastricht, poiché stando alla MMT é del tutto impossibile che uno stato a moneta sovrana sia costretto al default sul suo debito, e che pertanto non ci sono limiti tecnici alla sua capacità di spesa per la protezione e il benessere dei cittadini. L'unico limite sono le scelte politiche dei rispettivi governi, le cui scelte in materia di politica economica sono loro esclusiva responsabilità. Inutile e criminoso sventolare presunti "vincoli esterni", poiché non ce ne sono. Solo scelte politiche.

La MMT insomma ci dice che uno stato improntato su politiche sociali è tecnicamente possibile e sostiene a gran voce che il vero danno sociale é la disoccupazione, perché, riducendo il potenziale benessere economico prodotto dai lavoratori, viene a mancare il reddito e i disoccupati sono costretti ad emarginarsi dalla vita sociale, con conseguente peggioramento dei rapporti familiari, aumento delle violenze domestiche e dei divorzi. Pertanto, lo stato deve spendere tutto il necessario per garantire la piena occupazione, tramite programmi di lavoro garantito (PG o JG), che assorbono nei periodi di crisi la manodopera liberata dal settore privato, e la rilasciano in periodi di forte crescita. Questo perché la retribuzione dei programmi JG viene mantenuta ad arte leggermente inferiore rispetto a quella del mercato privato del lavoro.

***


La MMT ha avuto indubbiamente il pregio di attirare l'attenzione sul privilegio di cui gode il monopolista della moneta legale, cioè lo Stato, considerato come l'insieme del Tesoro e della Banca centrale (che vengono "consolidati"). Così come le banche non sono vincolate nel concedere i prestiti da precedenti depositi, allo stesso modo lo Stato non è vincolato dalle sue entrate (le tasse) nella spesa pubblica, se non nell'abominio tecnocratico dell'eurosistema. Sacrosanto.


La MMT ha dato un contributo inestimabile nell'abbattere il muro di omertà e fideismo apodittico dei dogmi dell'ortodossia conservatrice mainstream. 

Non fosse altro per l'enorme numero di attivisti che han raggiunto una superiore comprensione del problema anche grazie alla divulgazione della MMT, me incluso.

Del resto zio Keynes così diceva...Vi ricorda la tecnica di qualcuno? Tipo, che so, quella del PUD€... 

"Il credo conservatore per cui ci sono delle leggi della natura che impediscono agli uomini di essere assunti, che è sbagliato impiegare le persone e che è finanziariamente "oculato" mantenere un decimo della popolazione nell'ozio, è folle ed improbabile - il genere di cose a cui nessun uomo potrebbe credere, a meno che non gli sia stata rimbambita la mente con idee senza senso per anni e anni" (Keynes 1972, pag. 90-92).
Restando sul tecnico, la moneta legale è cioè un' "attività finanziaria netta" rispetto al sistema economico: come anche il padre della Teoria del Circuito Monetario Augusto Graziani rilevava, il debito intercorre infatti o tra il Tesoro e la Banca Centrale o tra il Tesoro e se stesso (come nel caso delle monete metalliche). In questo schema pertanto la spesa pubblica finanziata con l'emissione di nuova moneta precede dal punto di vista logico le tasse (che peraltro devono essere pagate in moneta legale), così come i prestiti precedono i depositi

E' innegabile che in molti paesi questo consolidamento non esiste e le banche centrali hanno vari limiti circa il finanziamento della spesa pubblica e l'acquisto di titoli di stato. Ma è altrettanto vero che tali limiti sono una degenerazione AUTOIMPOSTA della sovranità monetaria, in ottemperanza al principio dell'indipendenza delle banche centrali nato al fine dichiarato (e presunto, per quanto infondato) di controllare l'inflazione, piuttosto che per una reale necessità logica o economica.

Va comunque notato che il ruolo della moneta legale è legato per la maggioranza alla necessità del settore privato (in particolare le banche) di avere a disposizione una moneta emessa da un'autorità terza (la banca centrale) al fine di costituire le riserve necessarie ad estinguere i debiti tra soggetti che non possono ripagare le proprie passività con moneta loro stessi emessa (come sul mercato interbancario, ove le compensazioni di crediti e debiti vengono gestite esclusivamente in moneta legale).

Quindi, l'affermazione MMT per cui lo stato impone la moneta sovrana con le tasse andrebbe chiarita nel senso che esso impone l'uso di una certa valuta (l'euro, il dollaro, ecc.) tramite l'imposizione fiscale. Ma il valore della moneta legale va ben al di là della semplice possibilità di pagare le imposte. Oltretutto la moneta legale costituisce una piccola frazione degli aggregati monetari più ampi che oggi vengono considerati dalle banche centrali.
Si noti anche che non sono poco comuni i casi di paesi in cui, pur esistendo una valuta nazionale, vengano accettate valute estere “pregiate” nei pagamenti. Questo valeva ad esempio per il marco e oggi vale per l'euro. La moneta legale, insomma, come ogni forma di moneta, vale per la fiducia che il possessore ha nell'autorità e nel potere dell'ente che la emette, come sicuramente gli stessi economisti MMT riconoscono. Può quindi capitare che i cittadini abbiano poca fiducia nella stabilità del valore della moneta emessa dalla banca centrale del proprio paese e quindi si rivolgano ad altri. Chi in questi periodi di incertezza dell'euro non ha investito in valuta straniera avendone la possibilità? Questo anche se tali valute non servono a pagare tasse.

Se da una parte è quindi corretto sostenere che lo stato visto come BC+Tesoro non ha bisogno né di tasse né di vendita al pubblico di titoli di stato per finanziare le sue spese, non possiamo dimenticare tutti gli altri effetti benefici delle tasse in un modello keynesiano. Per esempio, imposte fortemente progressive aumentano la propensione al consumo della popolazione e quindi il moltiplicatore della spesa stessa. Viceversa tasse fisse (ad es. se imponessimo un 50% su tutti i redditi), portano la maggiore spesa pubblica ad alimentare prevalentemente i profitti (il caso dell'amministrazione Reagan in USA é illuminante) e quindi il reddito delle classi benestanti,  con effetti nefasti su redistribuzione del reddito e disuguaglianza sociale, ma soprattutto causando instabilità macroeconomica evidentissima. E' soprattutto per questo che la MMT propone di finanziare prevalentemente i programmi di lavoro garantito rivolti ai disoccupati, in modo che la stessa spesa pubblica abbia un effetto riequilibrante. Ma questo a mio parere non é sufficiente, perché può contribuire ad alimentare un secondo problema: la bilancia commerciale dello stato.

Prendiamo un'economia aperta. Alimentare la domanda aggregata può alimentare maggiormente l'offerta estera piuttosto che quella interna, se la propensione alle importazioni è elevata, come nel caso odierno, ove per accumulo di differenziali di inflazione col centro-europa, il nostro cambio reale e quindi la competitività delle nostre merci sui mercati é gravemente compromessa

Aumentare ora come ora le possibilità di spesa dei privati porterebbe un peggioramento ulteriore della bilancia commerciale. Non si può infatti ritenere che la sola fluttuazione del tasso tasso di cambio sia in grado di limitare le importazioni e promuovere le esportazioni, vista la diversa sensibilità o elasticità ad esso di diverse economie. Senza parlare del fatto che il tasso di cambio è il risultato di un equilibrio nei mercati valutari internazionali, non nei mercati internazionali delle merci. E come sappiamo é in corso una vera e propria guerra valutaria, dove paesi come il Giappone hanno recentemente svalutato moltissimo, laddove USA e Cina paiono intenzionati a tirare il freno, il che potrebbe avere effetti nefasti e incontrollabili sulle bolle finanziarie esistenti in Cina. Potremmo letteralmente essere travolti da una seconda crisi paragonabile al crack Lehman

Nulla quindi assicura di per sé un equilibrio della bilancia commerciale, e in generale piuttosto che fidarmi dell'effetto di equilibrio indotto dal mercato (!!!!) preferirei infilarmi un crotalo affamato nelle mutande. Ovviamente, un'alta propensione alle importazioni come quella odierna non solo ridurrebbe molto l'effetto del moltiplicatore della spesa, dirottando parte della spesa sul settore estero, ma alimenterebbe il debito estero privato, che come sappiamo é tutto tranne che sostenibile...

Se ancora la crisi attuale non avesse evidenziato a sufficienza i rischi terribili dell'indebitamento privato, si consideri anche che a causa delle importazioni il debito estero può facilmente essere denominato in una valuta estera

Ad esempio il debito estero della Cina è per il 77% denominato in dollari. Essendo la Cina un paese fortemente esportatore, essa PER ORA non ha problemi a reperire dollari attraverso le esportazioni (anche se la crisi dell'eurozona, avendo notevoli ripercussioni sull'economia USA, potrebbe scombinare presto tale iano). Tuttavia per un paese importatore le cose sono molto differenti

Per ottenere dollari o altre valute strategiche a scopo di importazione,  gli stati e i privati (es. banche) talvolta emettono obbligazioni in valuta estera. 

L'affermazione MMT per cui uno stato con la sovranità monetaria non possa mai fallire è quindi, in ultima analisi, limitata da due vincoli:
  • il desiderio da parte del settore estero di ottenere la valuta del paese in questione
  • il mantenimento di surplus con l'estero che permettano di “ripagare” le importazioni.   
Si pensi al dollaro USA, citato continuamente come esempio dai sostenitori della MMT: gli Stati Uniti non hanno limiti finanziari pratici nel mantenere deficit con l'estero, essendo il paese che emette la principale moneta usate nei commerci internazionali, e possono oltretutto far valere l'enorme sicurezza dei propri titoli di stato, come pure la loro superiorità tattico-strategico-marziale a livello mondiale. Ma questa condizione non é appannaggio del mondo intero! Nel caso di economie disastrate come la Grecia nel caso tornasse alla dracma sovrana, il desiderio per essa dell'estero può tendere tranquillamente a zero, poiché nello stato in cui sono non vi é nulla di rilevante che il settore estero possa acquistare con quei soldi. I greci per riprendersi avranno sicuramente bisogno ANCHE di cospicui aiuti esteri, non solo della sovranità monetaria.
In questo caso, un paese come la Grecia si potrebbe indebitare in valuta estera (sia il suo settore pubblico che quello privato) e quindi rischiare il default.
Per minimizzare questo rischio si rendono necessarie opportune misure protezionistiche e di politica industriale, come ad esempio una strategia concordata con i partner commerciali di sostituzione delle importazioni (una forma di baratto internazionale). 
Per tutti questi motivi, le affermazioni di alcuni autori della MMT secondo cui le importazioni costituiscono una "ricchezza reale" e le esportazioni un "costo reale" per l'economia, sono corrette solo in senso puramente contabile e solo guardando al mercato delle merci. 

Nota:  con "reale" intendo “non-finanziario". Un bene importato che entra nell'economia come un'auto giapponese ne é un esempio, mentre la moneta usata per aquistarla appartiene al dominio "finanziario".

Ma gli effetti sia finanziari che reali su menzionati rendono l'affermazione fuorviante come base di decisioni di politica economica. In altre parole, un deficit nella bilancia commerciale e dei pagamenti ha sempre un qualche effetto, reale o finanziario o una combinazione di entrambi i fattori, che andrebbe evitato.

Per quanto detto la scelta sulla forma del finanziamento (tasse progressive, titoli venduti al pubblico o emissione di nuova moneta) è anch'essa una scelta di politica economica che dipenderà dal livello attuale dell'imposizione fiscale, dalla propensione al consumo e dai livelli di diseguaglianza nei redditi, dalla volontà di proteggere i risparmi delle famiglie dall'inflazione, dal grado di liberalizzazione dei mercati finanziari e dei movimenti di capitali. Ad esempio, i titoli di stato che la MMT bolla come eliminabili sono a mio parere un insostituibile strumento di controllo dei tassi di interesse nel breve termine e della liquidità presente nel sistema e un modo per garantire una rendita sicura e aumentare la propensione al risparmio dei cittadini.Li si potrebbe sostituire con uno strumento analogo, ma allora perché diamine eliminarli in prima battuta?

Infine, trovo fondamentale ribadire che il deficit pubblico è efficace per uscire da una crisi SOLO a condizione che si trasformi in spesa aggiuntiva direttamente effettuata dallo Stato, e non lasciata ai privati, i quali, se non stimolati diversamente dallo stato, hanno sempre la possibilità di accumulare ricchezza, di investire all'estero o di speculare in borsa, accrescendo l'instabilità del sistema economico. 

Ad esempio, una spesa a deficit che finanzi una riduzione generalizzata dell'imposizione fiscale, bene che vada riduce l'indebitamento privato e aiuta ad alleggerire la posizione debitoria del sistema bancario, ma non è condizione sufficiente alla ripresa degli investimenti quando le aspettative degli investitori e dei consumatori sono negative e quindi la domanda aggregata è insufficiente a tornare alla piena occupazione. E' lo stesso identico motivo per cui in questo momento avere una BCE simile alla FED, attivare trasferimenti fiscali tra centro e periferia europea o implementare un reddito di cittadinanza ad minchiam avrebbero effetti nulli o addirittura nefasti per la stabilità del sistema economico nazionale. Anche in questo caso alcuni autori MMT, quando affermano che non esiste una crisi che non possa essere risolta con un adeguato taglio alle imposte o un aumento della spesa pubblica, sembrano non tenere conto dei possibili comportamenti dei privati, né delle caratteristiche strutturali dell'economia considerata. Le loro affermazioni vanno come minimo contestualizzate e spiegate in ogni dettaglio, perché rilasciarle come dogmi assoluti anche solo in sede di divulgazione può essere MOLTO pericoloso e crea bene che vada aspettative errate e drastiche posizioni di principio tra i sostenitori della suddetta teoria.

Per inciso, tali posizioni e aspettative sono una delle cause delle difficoltà "diplomatiche" con i movimenti MMT che prima denunciavo. 

Non mi credi? Traditore della patria! Verme!  "MUORI!!!"

In conclusione, la MMT ha senz'altro TANTI diversi meriti, in particolare quello di aver puntato l'attenzione su un aspetto, la componente “verticale” dell'offerta monetaria, che altre scuole di pensiero avevano trascurato, e anche la rottura del muro di omertà intorno a certi vincoli apodittici nella possibilità di spesa di uno stato a moneta sovrana. Tuttavia dovrebbe correggere le eccessive semplificazioni per le quali si caratterizza e alcune affermazioni che non sembrano teoricamente convincenti e che possono essere fuorvianti, tanto più data la popolarità (e quindi la responsabilità) assunta in tempi recenti.

Seriamente ragazzi, la causa é troppo importante. E dovremmo stare dalla stessa parte senza insultarci, lo dico per tutti specie per i fanatici di 300, e chi vuol intendere intenda.

Ci vediamo in mischia. Si, anche voi testoni MMT'ers. Mica vi mollo.
Mattia C





12 commenti:

  1. Saresti un MMT-divulgatore molto più bravo degli adepti del furioso, molto interessante fu anche a suo tempo il botta e risposta fra Wray e Cesaratto (sta su vocidallestero). Solo una cosa, come fa una moneta ad essere sovrana, visto che è lo stato che stabilisce quale sia la moneta legalmente circolante? Ne faccio solo una questione linguistica, non sarebbe più corretto parlare di stati con sovranità monetaria?
    A domani

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    1. Una moneta é sovrana se é battuta legalmente dallo stato, ovvero se é controllata in toto da ministero del tesoro+banca centrale :) L'euro non ha questa caratteristica per dire, ergo non é sovrana.

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  2. Se posso permettermi Mattia, penso che Barnard abbia reagito così non tanto perchè ce l'abbia con Becchi ma appunto per le questioni legate al M5S che li fanno supporre di non poter essere un buon interlocutore. Ma penso che ciò non sia dovuto a un pregiudizio sui militanti o gli attivisti, ma piuttosto sulla gestione di Grillo e Casaleggio, e poichè Paolo Becchi è una delle persone più vicine a grillo avrà fatto due più due.
    Sono assolutamente daccordo quando tu dici che l'Italia è il paese dei preconcetti e delle guerre fra poveri, e te lo dice uno che a causa di questi modi di fare è andato pure in depressione per un certo periodo :-(. Comunque, io non sono il biografo di Barnard ma ritengo che il suo preconcetto sia dovuto al fatto che ci siano alcuni elementi negativi che lo spingono a mettersi contro il 5 stelle, elementi che tu penso conosca e sappia bene.
    Magari Becchi non era il migliore interlocutore, magari potresti aprire un dialogo tu.

    Luigi

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    1. Penso anch'io che Barbard si riferisse al Mov, ma questo non cambia il mio parere sulla scena e sull'atteggiamento.

      anch'io son critico sul mov, ma son ben contento di aiutarli a divulgare la verità. solo facendo massa critica riusciremo a farla passare e a rompere il muro di omertà dei media. e tutto si può dire sugli attivisti del mov tranne che non siano interessati a salvare l'italia e a capirne i veri problemi.

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  3. Ottimo post, veramente spieghi la MMT meglio di tanti super-ortodossi, le spiegazioni sono sempre circostanziate..
    Mi permetto, da tecnico principiante, di farti un paio di appunti (e spero di aver capito bene la MMT..):

    1) l'equilibrio della bilancia commerciale, indicato da te e da altri (Ben) come un punto debole di questa teoria, dovrebbe essere in realtà garantito da una economia aperta ma non troppo, al contrario di quello che prendi come assunto. Gli scambi andrebbero protetti, non lasciati completamente liberi. Se non ho capito male, il valore di cambio della moneta sovrana troverebbe un suo equilibrio con le politiche monetarie governative, che dovrebbero essere oculate e accompagnate da un certo controllo negli scambi delle merci;

    2) che la spesa a deficit vada indirizzata dallo Stato non è solo una tua richiesta, ma anche della ME-MMT (Mosler), che richiama sempre la definizione di "spesa a deficit positivo" che significa spesa per investimenti produttivi e programmati a lunga scadenza (ricerca, ecologia, ecc.).

    Alla fine, sempre che sia io a non aver capito un granché, siamo sostanzialmente d'accordo su tutto, anzi la tua lettura rafforza il valore che potrebbe avere una collaborazione con forze già presenti in Parlamento (m5s) per la profonda comunione di intenti con tutto quanto sostenuto da Grillo per anni, e che ha raccolto consensi a milioni...

    Ponti d'oro con Becchi, altro che!!!
    Quale "purismo" dobbiamo inseguire?
    Dobbiamo unirci in tanti, basta con le paranoie!!!
    ;-)

    Ciao

    Cesarito

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  4. Aggiungo:
    in poche parole, un corretto utilizzo della MMT prevede un governo oculato.
    E su questo a volte arrivano anche le risate..

    Ma quale miglioramento invochiamo se diamo per scontato un manipolo di malfattori alla testa del Paese?
    E' su questo che dobbiamo lavorare..!

    Cesarito

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    1. concordo. va rinnovata in toto la classe dirigente italiana. Cosa che purtroppo il movimento non intende fare, ergo dovranno pensarci ALTRI...

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  5. Dibattito molto interessante seguito dal sottoscritto nella duplice veste di simpatizzante(oggi con qualche dubbio)del M5S e di fan di Paolo Barnard nella sua coraggiosa lotta di divulgazione della MMT.
    Mi associo al commento di Anonimo di ieri pomeriggio, riguardo il trattamento a Becchi. D'altronde si è capito che le posizioni decisive le promuove solo Grillo/Casaleggio e non mi sembra che in tal senso ci sia molta chiarezza.
    Riguardo Barnard, dobbiamo considerare alcune cose prima di procedere ad un giudizio definitivo.
    Barnard è il primo che ha avuto il coraggio di divulgare pubblicamente in Italia le teorie economiche cartaliste, credo anche prima dell'ingresso dell'Euro, e questo gli deve essere riconosciuto.
    Come anche gli deve essere riconosciuta una posizione di leader in qualità di portavoce per il ritorno alla sovranità monetaria.
    Se tutti i seguaci della sovranità, a partire dall'ARS, fino a Brancaccio, Bagnai (mission impossible), Fraioli, Valerio ed anche te Mattia, riusciste a riconoscere a Barnard e Mosler questa sorta di rendità di posizione, io credo che un dialogo costruttivo sia veramente possibile, nell'interesse di tutti.
    Infine ultima difficoltà, ma non marginale...
    Credo che gli attori politici necessari per effettuare questo cambiamento dovranno essere selezionati con un setaccio fittissimo, in quanto, anche qua sono d'accordo con Barnard, la maggior parte dei politici attuali sono tutte delle finte ingenue mammolette.
    Un esempio per tutti, la relazione di Napolitano in PParlamentoo sull'ingresso nell'Eurozona, quando ancora era un deputato del PCI.
    Un abbraccio.

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    1. Guarda, io voglio davvero sperare che non sia come dici tu, che Barnard non si stia comportando in maniera così idiota, dividendo il fronte sovranista invece di unirlo, solo perché vuole una "rendita di posizione". Perché diversamente si meriterebbe solo scarpate.

      Non conta solo cosa dici, conta anche come lo dici. Altrimenti dovremmo riconoscere a grillo rendite di posizione per aver parlato nel 98 di sovranità monetaria.

      Non intendo avallare in ALCUN modo il giochino a chi ce l'ha più lungo e a chi l'ha detto prima. Io son disposto ad aiutare chi é aperto al dialogo e chi capisce che la causa sovranista é troppo importante rispetto a queste pidocchierie. Chi non lo capisce non é migliore del PUDE, perché divide e disperde le energie degli attivisti invece di aggregarle. E tutto per un ritorno personale di immagine o altro.

      Not my cup of tea.

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  6. Non ricordo più quando è stata la prima volta che ho sentito dire che all'interno del movimento-azienda del duo delle maraviglie Casagrillo c'è dibbbbattito sui temi economici. Capirai che dibbattito, ormai siamo al ridicolo. Ha fatto bene Barnard a mandare al caldo l'ineffabile Becchi, uno che un giorno sputa fuoco e fiamme contro l'euro e il giorno dopo salta sul carro di un movimento in cui sull'euro il buon senso è stato sepolto da anni sotto la valanga di cazzate di Benettazzo e Beppe Scienza, e su cui la Vanna Marchi del web, solitamente ululante, al massimo farfuglia timidamente di referendum demenziali. Sinceramente non capisco tutto questo scodinzolare dietro al movimento dei Dottor Livore pagoletassesoloiolavorosoloiostatalialrogofanculotutti. E' vero che hanno un patrimonio di voti che qualsiasi movimento sovranista se lo sogna, ma a che serve inseguirli tutti trafelati visto che sovranisti non sono? Per fare cosa? Per parlare con una base che non conta una cippa, a parte quando vota disciplinata le epurazioni ordinate da Grillo? Tanto vale parlare direttamente con la base del PD, per quel che vale...

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    1. Infatti la gente va raggiunta dalla divulgazione, indipendentemente dalla fazione politica. Benevnuti i piddini che vogliono capire pe quanto mi riguarda. Con grilleggio é fatica sprecata. Con gli attivisti no, affatto.

      E...no, barnard non ha fatto bene. Becchi era innocente e andava rispettato. Mi dissocio dal suo stile con forza. Mi ha dato solo problemi nella divulgazione.

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Fammi sapere che ne pensi...