Ritengo che lo scopo di ogni attivista dovrebbe essere lavorare duramente per aggregare consapevolezza e consenso sui temi più importanti e fare rete, facendo capire alla gente e alle forze in campo quale sia la strada giusta da seguire. Far dialogare chi non si parla più, indurre il dibattito dove non c'é, aprire porte chiuse o che terzi vorrebbero chiudere. E creare nuove sinergie che l'attuale clima generalizzato di radicalizzazione delle posizioni e chiusura preclude.
La massa critica contro l'ordoliberismo, il lobbysmo e contro l'apologia del vincolo esterno é ben lontana dall'essere raggiunta, e a mio modo di vedere un dibattito che partisse in una CGIL o in un PD, da altri apostrofati come "collaborazionisti da distruggere", sarebbero una vittoria. Ma perché ciò avvenga occorre parlare, non liquidare o accusare o insultare. Anche se ne avremmo tanta voglia. Io per primo.

giovedì 20 giugno 2013

Cherry memories...

Fra i fiori il ciliegio, fra gli uomini il guerriero.
Buon giorno e buona resistenza a tutti.

Stamane mia sorella Irene mi ha chiesto quale sia per me il "luogo del cuore", e di dedicarvi un breve paragrafo e un'immagine per la sua rivista online 015tv. Ecco la mia risposta.



"Di tutti i luoghi che potrei citare, nessuno ha la stessa valenza del giardino di fronte alla casa dei miei genitori, in cui dimora un enorme ciliegio, alto più della casa stessa.

Questa pianta esiste da che ho memoria e da molto prima. Infatti é sta
ta messa a dimora da mio nonno che non ho mai conosciuto. Nonno che in qualche misura ho sempre identificato in questo albero.

Come un vero nonno, infatti, esso protegge la nostra casa col suo abbraccio avvolgente, la difende dai rumori della strada e dalle brutture del mondo esterno, la rinfresca con la sua ombra e quando ero bambino mi faceva giocare sui sui rami anche grazie all'altalena in legno e corda costruita da mio padre.

Da due generazioni, ogni primavera nutre la mia famiglia con i suoi frutti, l'unica porzione di casa che riesco a recare sempre con me anche nelle trasferte più lunghe in città dove piante come queste hanno posto solo nei sogni. E ad ogni ciliegia o cucchiaio di marmellata che mi gusto non posso non ricordare il profumo della sua fioritura e la gioia degli anni in cui giocavo all'ombra delle sue frasche credendo che nulla al mondo fosse impossibile e che nessuno mai mi avrebbe portato lontano da lui e da tutto ciò che rappresenta.

Caro ciliegio, non esiste ferita che la tua vista non riesca a lenire e non esiste guerra che mi tenga a lungo lontano da te. E quando l'epoca delle battaglie sarà finita e cercherò un poco di riposo, tu mi accoglierai ancora come un tempo come se nulla fosse accaduto, ne sono sicuro.
A presto."


Una piccola postilla marziale...

"Il petalo del ciliegio é come l'animo di un guerriero. Che se vive senza risparmiarsi, cade senza rimpianti... Leggero, caduco... ed elegante." (Soten no Ken)
 
Ci vediamo in mischia
Mattia C

1 commento:

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