Ritengo che lo scopo di ogni attivista dovrebbe essere lavorare duramente per aggregare consapevolezza e consenso sui temi più importanti e fare rete, facendo capire alla gente e alle forze in campo quale sia la strada giusta da seguire. Far dialogare chi non si parla più, indurre il dibattito dove non c'é, aprire porte chiuse o che terzi vorrebbero chiudere. E creare nuove sinergie che l'attuale clima generalizzato di radicalizzazione delle posizioni e chiusura preclude.
La massa critica contro l'ordoliberismo, il lobbysmo e contro l'apologia del vincolo esterno é ben lontana dall'essere raggiunta, e a mio modo di vedere un dibattito che partisse in una CGIL o in un PD, da altri apostrofati come "collaborazionisti da distruggere", sarebbero una vittoria. Ma perché ciò avvenga occorre parlare, non liquidare o accusare o insultare. Anche se ne avremmo tanta voglia. Io per primo.

venerdì 2 dicembre 2011

Credete all'incredibile (2)

Credete all'incredibile(1)

Buona notte a tutti.


Niente preamboli questa volta, sono impaziente di continuare ad affrontare l'argomento "tana del bianconiglio". La bestia é sfuggente a dir poco...e sa riservare sorprese degne di Clive Barker...

Avevo terminato il mio ultimo intervento sottolineando come qualunque cittadino europeo di buon senso abbia assolutamente ragione a sospettare che la posizione della Germania in questa situazione é tutt'altro che chiara. Fa piacere notare che oltre ai greci se ne siano accorti (come se non lo sapessero) anche oltreoceano per bocca dell'economista Nicholas Economides. Citando testualmente, "La proposta franco-tedesca di imporre restrizioni finanziarie (e conseguenti sanzioni, ndr), che alcuni membri dell’eurozona accetteranno e altri no, è fondamentalmente disastrosa". Non male davvero per la uberGermania. Ovvio, perché come dimostrerò, in questo sistema economico europeo, sanzionare uno stato già in difficoltà, non può che ostacolarne ulteriormente lo sviluppo rendendo ancora più atroce la sua recessione. Lo spronano a muoversi dandogli il colpo di grazia insomma.



Per la Grecia il colpo di grazia é arrivato da tempo. Default, e default peggiore del previsto (dalle ingenue fonti di informazione mainstream ovviamente). Nonostante scioperi, sangue, aiuti e austerity terribile, il fallimento greco sarà catastrofico, non tecnico. In breve, Atene sta pensando di rinegoziare i suoi titoli del debito in scadenza decurtandoli del 75% del loro valore (dicesi haircut), contro l'iniziale 50% previsto, il che naturalmente darà un altro forte scossone all'area Euro, specie ai paesi più esposti come la Francia, cui lo scherzo costerà un paio di miliardi di Euro. Molte banche ovviamente sono orrificate all'idea, e sarebbero pronte a disfarsi di questi titoli in scadenza anche subito, pur di limitare le perdite... Già, ma a chi venderli? Ci viene in soccorso il giornalista Paolo Barnard dal suo blog, che ci informa che il debito greco, in cambio dell'ultima tranche di "aiuti" accettata da Papademos, é stato venduto per la maggioranza all'Inghilterra. Beh, per chi non lo sapesse, questo vuol dire solo una cosa. La sovranità Greca é ora appannaggio dell'Inghilterra, che potrà disporre di essa come più le piacerà, e allo stesso modo potrà esigere il pagamento del debito nei modi e nei tempi che più riterrà appropriati. Si, sto dicendo questo: l'Inghilterra ha comprato la Grecia. L'EU, per mano dell'asse franco-tedesco, ha accettato di sua spontanea volontà di cedere la sovranità di un paese membro ad uno che non solo non ne fa parte, ma  conclamatamente ne desidera il crollo, con il beneplacito degli Stati Uniti ovviamente.

Alcune conseguenze di rilievo...Anche uscendo dall'euro, la grecia non potrà più rinegoziare il suo debito, il debito resterà in euro e dovrà essere ripagato con una dracma svalutata all'inverosimile. Fine. Non sono più padroni del loro destino. Se si arrivasse ad un contenzioso, qualunque tribunale internazionale darebbe ragione all'Inghilterra, poiché essa ha ora il diritto di usare le proprie leggi smaccatamente filoliberiste. Se i Greci non ottemperassero sarebbero duramente sanzionati e spinti alla miseria totale (intendo livelli da terzo mondo). I greci sono perduti, e lo sono ancora di più per la quotaparte del debito che é rimasto in mano alle banche. Come dicevo, é nel loro completo interesse vendere anche questa fetta per minimizzare le perdite. Ma a chi? chi si prenderebbe il rischio? Ma ovviamente i famigerati hedge funds, istituti finanziari spericolati specializzati nell'acquisto a scopo di lucro di titoli di debito ormai allo sbando. Per capirci, si parla di alcuni fra i principali responsabili della crisi USA dei mutui subprime del 2007-2008, che di fatto ha provocato la crisi mondiale. Apperò.

Tali istituti sono dei paravento per nascondere realtà ben peggiori, ovvero i sicari dell'economia, i vulture funds, di cui quest'articolo del Guardian cita i principali esempi mondiali. Queste diaboliche SS dei mercati sono istituti privati di credito dislocati in vari paradisi fiscali, che hanno fatto della riscossione coatta, dell'intimidazione e della violenza privata su larga scala il loro cavallo di battaglia. Loro stanno acquistando a pochi soldi il debito greco, e si ripresenteranno poi con metodi ben noti a qualunque bersaglio dell'usura a casa dei privati cittadini per esigerlo DI PERSONA e al 100%. In altre parole, dal momento che la Grecia é ormai fuori da qualunque negoziazione, loro potrebbero acquistare da una banca un debito che vale nominalmente 100 a 20 e ri-esigerlo a 100. Avete presente quei 5000 euro procapite che decenni di mala amministrazione torinese han lasciato sul groppone di ogni cittadino sotto forma di mutui? E che questi mutui vengano RILEVATI? Bene, immaginate adesso di avere una squadra di sicari che bussa alla vostra porta con OTTIMI argomenti e che li ESIGE...forse si accontenteranno di vostra moglie come acconto. Sono fortunato, mia moglie invece si accontenterebbe del loro scalpo come divertimento.

Questa non é fantapolitica, sono realtà ben comprovate che tra le altre cose sono responsabili dirette della situazione del Terzo Mondo, che nelle mani di questi vulture funds si trova di fatto schiacciato sotto un debito che non potrà mai essere ripagato. Emblematico il caso della Liberia. Sei anni fa i funds hanno impugnato il debito sovrano e privato della Liberia, e oggi stanno uccidendo il Paese, letteralmente. Prometto di affontare meglio l'argomento delle nostre dirette e atroci responsabilità sulla situazione del terzo mondo in futuro. Anche perché se qualcosa non cambia, prima fra tutte la nostra classe dirigente e politica, il nostro destino non sarà molto distante.

Quel che voglio dire insomma é che qualunque situazione in cui perdiamo il controllo della nostra moneta, o peggio, del nostro debito, può degenerare velocemente in un bagno di sangue non metaforico e in una schiavitù di fatto. Sotto il silenzio dei media tutti, l'Islanda sta già sperimentando quest'orrore. Eh si, perché mentre il solo Grillo e pochi altri la additano come esempio illuminante per dimostrare che l'uscita dall'euro é possibile e pure la nostra unica speranza di salvezza (su questo sono d'accordo, ma per ragioni molto diverse da quelle di Grillo), nessuno osa dire che la gestione truffaldina del loro debito di cui si sono dichiarati parzialmente insolventi, ha dato l'opportunità agli sciacalli di colpire.

Gli islandesi furono davvero illuminati nel 2008 nel dichiararsi insolventi, nazionalizzare tutte le loro banche in fallimento e di esse salvarne tre dopo averne rinegoziato il debito (a condizione che da quel momento lavorassero in nome e per conto dei cittadini). Fu deciso di trasferire i fondi dalle banche vecchie alle nuove accettando una contrazione del 70% del loro pattrimonio.

I malcapitati hanno però sottovalutato gli investitori delle banche morenti in fuga. Essi hanno venduto ai vulture funds i loro asset e crediti vari, e con il supporto del Fondo Monetario Internazionale (se sentite qualcuno del governo italiano dichiarare che stiamo per ricorrerci, il consiglio é scappare a Zanzibar), hanno obbligato l'Islanda a rifondere il 100% della loro quota. I vulture funds hanno preso il controllo di 2 delle 3 banche islandesi, ma questo ovviamente non gli basta, perché esse si trovano a corto di liquido dopo la contrazione del 70%. stanno perciò rivalendosi direttamente sui cittadini che, se lo stato non interviene, si devono aspettare almeno 10 anni di esborsi e miseria sui livelli di certi stati-lager africani. Ma lo stato non interverrà, poiché prigioniero e complice degli stessi interessi delle lobby che ora strozzano i poveri islandesi. E dire che per lo stato islandese la soluzione é a portata di mano, e sta nella sua totale e indiscutibile SOVRANITA' MONETARIA, ovvero nella capacità di stampare a volontà moneta accettando una sua svalutazione e ripagare così qualunque debito. Ma cosa é questa sovranità monetaria (che noi non abbiamo), e perché ci potrebbe aiutare? La risposta prossimamente.

Per ora vi lascio con un monito atroce: qualsiasi cosa facciamo, potrebbe già essere troppo tardi. Il nostro debito, da tempo esternalizzato per volontà del nostro stesso governo (governo PRODI per l'esattezza), potrebbe essere già ora in viaggio per l'Inghilterra. Su ali di avvoltoio. Se ciò avverrà (e sta avvenendo), scoprirete che Grecia e Islanda tutto sommato non avevano poi MOLTO sangue da versare a paragone del nostro.

C'é la soluzione? Sì, a patto di una gestione di un nostro eventuale default/uscita dall'euro condotta da una classe politico/dirigenziale ineccepibile che faccia davvero l'interesse del cittadino e sfrutti in maniera virtuosa la sovranità monetaria che dobbiamo a tutti i costi riconquistare.

Insomma, siamo spacciati.




[...]



Credete che questo sia il fondo della tana del bianconiglio? Forse pensate che l'Europa non permetterà mai che tutto ciò capiti a noi. Insomma, siamo la sua terza economia, siamo tanto simpatici, l'integrazione europea val bene un po' di crisi....No.

E ve lo dimostrerò.


PS. Se qualcuno stesse pensando di seguire ora i consigli di questo post, sappiate solo che il pericolo di default dello stato italiano e di tutto ciò che da esso dipende (btp, buoni postali), aumenta di ora in ora. E mi sto convincendo che accadrà, é solo da capire quando. Le banche per altri motivi sono messe anche peggio, ma é MOLTO ragionevole pensare che vengano salvate da questo governo di banchieri finché possibile. Fate estrema attenzione a tutto ciò che dipende dallo stato.

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