Ritengo che lo scopo di ogni attivista dovrebbe essere lavorare duramente per aggregare consapevolezza e consenso sui temi più importanti e fare rete, facendo capire alla gente e alle forze in campo quale sia la strada giusta da seguire. Far dialogare chi non si parla più, indurre il dibattito dove non c'é, aprire porte chiuse o che terzi vorrebbero chiudere. E creare nuove sinergie che l'attuale clima generalizzato di radicalizzazione delle posizioni e chiusura preclude.
La massa critica contro l'ordoliberismo, il lobbysmo e contro l'apologia del vincolo esterno é ben lontana dall'essere raggiunta, e a mio modo di vedere un dibattito che partisse in una CGIL o in un PD, da altri apostrofati come "collaborazionisti da distruggere", sarebbero una vittoria. Ma perché ciò avvenga occorre parlare, non liquidare o accusare o insultare. Anche se ne avremmo tanta voglia. Io per primo.

venerdì 23 maggio 2014

Le europee incombono. Non vi sottraete!

Ora e sempre
Buon giorno a tutti.
Diversamente dal solito, non parlo di fronti e battaglie, é il momento di tirare il fiato e seppellire temporaneamente l'ascia di guerra. Per concentrarsi sul voto imminente.

Come saprete conduco da sempre una mia personale battaglia contro l'astensione, che alla fine mi ha portato ad allontanarmi dal direttivo di ARS e in generale mi ha posto in contrasto con chi va sostenendo che essendo l'UE un sistema antidemocratico e iniquo e che il parlamento UE non abbia tutto il potere che sarebbe necessario (cose verissime) ALLORA recarsi alle urne equivale a legittimarlo o comunque a perdere tempo. Richiamando nell'operazione una retorica del tipo "un voto dato sotto un regime nazista é legittimante dello stesso e al limite denota collaborazionismo".

Concordo sulla premessa, dissento dalla FOLLIA della conclusione. Io voterò e invito tutti ad andare a votare, ignorando la propaganda astensionista di chi ormai é scoraggiato e sfiduciato nel normale processo democratico e invita a rivoluzioni più o meno farlocche e altrettanto inconcludenti. E ignorando pure chi sostiene che il voto sarebbe un "atto deresponsabilizzante che impedisce l'impegno politico concreto". L'attività mia e dell'associazione Ri-Costituzione in cui milito, voto o meno, dovrebbe dimostrare già da sola il contrario e chiarire quanto questa posizione sia meramente strumentale. Solo perché la matita con cui andrò a votare é spuntata, non vuol dire che rinuncerò ad usarla. Chi me l'ha messa in mano ha pagato col sangue.



Come ben spiegato da quest'articolo di Panorama, le questioni su cui presto discuterà il prossimo parlamento europeo sono della MASSIMA importanza, e non vanno lasciate nelle mani di chi sinora ga seguito una rotta palesemente fallimentare. Eh si, perché se veramente chi ha compreso la natura dei nostri attuali problemi non votasse, vincerebbe inevitabilmente la solita cara vecchia linea. E no, non é sufficiente dichiarare di essere contro l'austerità per dimostrare di aver capito qualcosa, tant'é che ormai viene rinnegata anche dal PD stesso.

Invito anche ad ignorare le minacce più o meno velate che il premier Renzi ha indirizzato all'elettorato, per conto dei soliti Mercati, secondo cui "la vittoria di un noto comico genovese farebbe saltare il banco". Il Sole 24 Ore ha chiarito perfettamente la questione. Secondo gli analisti, comunque vada il risultato elettorale, lo spread btp/bund non dovrebbe andare oltre i 250-300 punti, e comunque non é certo legato al risultato elettorale, come spiegato qui. Nessuno scenario catastrofico in vista. Gli investitori sono comunque fiduciosi della tenuta dell'area euro. Quindi, e qui veniamo a noi, siate tranquilli e votate in assoluta serenità per chi più vi convince. E a mio modo di vedere, chi usa il manganello dello spread più che un programma elettorale serio per conquistare il vostro voto non é il massimo della "capacità persuasiva", e nemmeno della democrazia costituzionale.

Lo spread aumenterà per certo DOPO le elezioni, ma non tanto da pregiudicare la tenuta dell'area euro, il giusto per "convincerci" dell'inevitabilità delle ennesime riforme oscenamente liberiste come l'ERF, di cui ho parlato qui.

Ma Renzi ha ragione nel ricordarci (correttamente) come lo spread e il ricatto dei mercati finanziari siano il principale ostacolo alla normale dialettica democratica di questo paese. Varrebbe FORSE la pena, sempre che ci interessi la democrazia costituzionale, premiare quelle forze politiche che paiono voler affrontare il problema, con una maggior regolamentazione finanziaria e maggiori poteri della politica sulla finanza. E attualmente, il grimaldello del sistema ordoliberista che ci opprime é senz'altro l'euro e il sistema di trattati che lo regge, con buona pace di Casaleggio e le sue farneticazioni sulla necessità di tagliare 200 miliardi di spesa pubblica e di invocazioni di maggior rigore e deregolamentazione ai tempi della riforma Fornero.

Infine, visto che me le chiedono in diversi, fornisco le mie dichiarazioni di voto, suscettibili di modifiche fino all'ultimo momento. Come ho già dichiarato più volte, questo voto sarà un primo importante referendum non solo sull'euro, ma soprattutto sul sistema economico che lo sottende, che va respinto con decisione. Quindi, va certamente dato un voto contrario all'eurosistema che ne é la massima espressione e ha introdotto vincoli e squilibri che ora come ora impediscono di fatto non solo la ripresa economica, ma anche una maggior integrazione europea. Obiettivo che, geopoliticamente parlando, ritengo nel lungo termine desiderabile, ma non a queste condizioni e con questi mezzi (il vincolo esterno assurto a metodo di governo). Trovo sia assolutamente corretto l'argomento "geopolitico" secondo cui un'Unione Europea coesa e democratica, che si renda progressivamente indipendente dall'influenza militare USA, sia la risposta migliore alla crescita del potere e dell'influenza di Cina e Russia (a scanso di equivoci, pur rispettando il buon Putin e il fatto che ci abbia salvato da un paio di conflittucci mondiali, non sono per l'integrazione euroasiatica). Tuttavia, proprio perché so che l'euro blocca questo processo geopolitico e anzi rischia di distruggerlo definitivamente, esso va rimosso e il dibattito per l'integrazione va ripreso su basi eque nei modi e nei tempi più consoni. Ah, rifiuto a priori l'argomentazione tipicamente grillina secondo cui "chi in passato era per l'euro e/o ha votato certi trattati non é credibile". In primis perché solo gli idioti non cambiano mai idea. In secondo luogo, perché in passato le posizioni euriste godevano del completo appoggio degli elettori, me e voi inclusi. E la politica non può che rifletterle. In terzo luogo, perché se così fosse, nemmeno il M5S sarebbe credibile, sfoggiando come fa il pareggio di bilancio in programma e avendo dichiarato soddisfazione dopo l'introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione (nuovo art. 81).

#vincetevoi #perdiamonoi

Alle regionali voterò probabilmente M5S. Al di là del fatto che conosco personalmente i candidati e garantirei per loro col sangue (vedi Davide Bono), in questi contesti bene o male si deve lavorare al risparmio e in regime di pareggio di bilancio (sic) e c'é bisogno di gente onesta, legata al territorio, e che non si faccia corrompere. Così facendo anche l'attuale discutibilissimo governo avrà a che fare localmente con gente onesta. Purtroppo, Davide sta facendo del suo meglio per farmici ripensare, con dichiarazioni isolazioniste come questa. L'ho già detto più volte e l'esito delle ultime politiche ne ha dato ulteriore conferma: un partito che pretende di governare da solo (con il 51%) senza scendere a compromessi e patti (che solo nelle fantasie fascistoidi di taluni si chiamano inciuci), di fatto non governerà MAI. Il Movimento é tutt'ora e non sarà mai nelle condizioni di governare da solo e dunque, se non cambia idea e si apre al dibattito con altre forze, con proposte attive e patti da mettere nero su bianco in cambio di alleanze più o meno di scopo, il risultato di tale voto sarà pragmaticamente uno zero, e metterà la regione Piemonte nelle mani di Chiamparino e alleati berlusconiani. Potrei anche dare fiducia al Mov, ma se questo fosse l'esito sarebbe l'ultima volta. Scartato eventualmente il Movimento, la mia preferenza ricadrebbe su SEL, di cui conosco personalmente vari candidati degni di fiducia che si son o interessati ai nostri temi, come Antonino Martino.
 

***
 
Alle elezioni europee ovviamente NON voterò M5S, che dipendesse da me prenderebbe lo 0.01%. chi mi parla di recupero della sovranità a scopi costituzionali non dovrebbe nemmeno per scherzo proporre gli eurobond (che ci impedirebbero l'uso della lex monetae dopo l'uscita dall'euro in quanto emessi sotto diritto estero), per tacere dell'impossibile e dannoso referendum e di tutto il resto dello sballato programma di Grillo. La sua profonda incoerenza, superficialità e dabbenaggine, unita alla totale ignoranza delle priorità, dei meccanismi europei e dei rapporti di potere sottesi, ne fanno una vera e propria truffa elettorale. Nella migliore delle ipotesi Grillo é un gatekeeper, perfettamente funzionale al sistema ordoliberista, poiché canalizza e neutralizza il dissenso sui temi che possono mettere in crisi il sistema stesso, per poi ridurli all'inutilità. Ovviamente, neppure in Europa il M5S si é schierato. Tipico. Ah, per non dimenticare, vi ricordo i miei trascorsi in materia. So decisamente di cosa si sta parlando. E sempre per non dimenticare, ricordo l'appoggio di Grillo al golpettino bianco con cui é stato fatto cadere il governo Berlusconi per intercessione di Re Giorgio. Salvo poi lamentarsi dei poteri forti che ostacolano la democrazia. Mi pare coerente.

Voterò invece Fratelli d'Italia e nominerò Crosetto. Il programma europeo di FDI, recentemente ultimato, é di gran lunga il migliore che abbia letto, e a differenza della Lega non scadono nella manifesta incostituzionalità e nella xenofobia da baraccone e non portano con sé argomenti e ideologie del tutto impresentabili. Crosetto poi ha una grande tradizione contro questi trattati liberisti. Inoltre, FDI é forse il solo partito che si sia interessato seriamente al tema di una seria riforma costituzionale in chiave antiliberista. La mia unica perplessità é sul fatto che possano finire col sostenere Junker come capo della Commissione Europea, ma é in ogni caso poca cosa, dal momento che lo stesso Shultz (che vedo come favorito) ha spesso dichiarato che non vede grosse differenze fra sé e il candidato rivale (sic). In compenso, stante che la Lega entrerà scuramente nel PE, é più conveniente, in termini di massimizzazione della massa critica al sistema, assicurarsi che anche FDI superi lo sbarramento del 4%. Avremo così due forze invece di una in parlamento. E vale la pena ricordare che nel breve periodo (qualche anno), solo se la Le Pen e alleati avranno sufficiente forza si potrà pensare ad un'inversione di tendenza.Diversamente dalla maggioranza dei miei conoscenti, non vedo come buttato un voto a Tsipras. E' vero che la loro analisi (eccetto la sacrosanta critica al TTIP) é ingenuamente fiduciosa in una totale riformabilità del sistema euro, ma é anche vero che rispetto a Shultz e Junker sono avanti anni luce nell'aver presente le iniquità del sistema UE. Vale la pena ricordare che la Grecia non può uscire dall'euro senza aiuti esterni, ed é perciò del tutto normale che il leader di Syriza non la proponga ma proponga una riforma collegiale dei trattati. Non é un "traditore" solo per questo. Poi la riforma non ci sarà, perché il sistema sta ponendo da solo le condizioni per rendersi sostenibile da solo (dopo la droga dei prestiti LTRO arriva la droga del PIL!!!) pur continuando a pestare duro sui lavoratori, ma la critica degli tsiprioti all'eurosistema é certamente meglio posta di quella del M5S. Per chi volesse votare Tsipras al nord-ovest, consiglio di nominare la brava giurista Alessandra Quarta, supportata da alcuni dei più grandi costituzionalisti italiani, come Rodotà.

Il PD e soci? Il PD ha già abbastanza supporter adeguati al suo ruolo e a ciò che gli auguro per queste elezioni. Il migliore é sicuramente lui.


Indicazioni di voto: lo stai facendo bene.
                       
PS. NON voterò Lega e invito a NON farlo. Mi spiace per il prof. Borghi per cui ho la massima stima, ma il mio voto non darà neppure una briciola di denaro, visibilità e potere ad un partito che dalla sua nascita stupra la Costituzione in tutti i modi possibili e che affibbia tutt'ora la responsabilità della crisi agli immigrati e al mezzogiorno. Anche qualora dovesse chiudere con l'euro, la Lega é del tutto intenzionata a procedere poi come ha sempre fatto, fra secessionismi beceri, logiche tea party di tagli al bilancio di Roma Ladrona, e facili condanne al fenomeno dell'immigrazione, che Salvini stesso ha spesso irresponsabilmente definito la causa della crisi, scatenando indesiderabili guerre tra poveri fra scroscianti applausi del PUD€. Taccio per non nominare Keynes invano sull'appoggio leghista ai secessionisti veneti e agli assassini del povero Aldovrandi. Come? Le elezioni europee non sono le nazionali? E chissenefrega. La dignità umana non é in vendita, e attaccare l'euro darà a questa gente anche troppi consensi in vista delle prossime politiche.

Comunque vada, é una sofferenza.

Ci vediamo in mischia
Mattia C






2 commenti:

  1. un po' tardi, ma motiveresti perchè il programma della LEGA è MANIFESTAMENTE ANTICOSTITUZIONALE ?
    e anche perchè ti sembra meglio(sopratutto fattibile l'uscita concordata,proposta da FI. Se qualcuno non dov'essere essere d'accordo che fai ?
    Ciao e buona domenica.
    Sarà la Le PEN probabilmente A DARE LA SPALLATA. IIo mi voterei con chi si siede lei,per le stesse motivazioni per cui giustamente invitia votare.Mi sembra che alla fine cometti lo stesso errore ideologico(su cui concordo !) di quelli che stigmatizzano il voto invitando a non votare quel particolare partito.

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  2. La lega è un partito secessionista e xenofobo oltre che tea party. Ha commesso vilipendi alla bandiera e simpatizza per scissionisti di ogni sorta. Vada al diavolo.

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