Ritengo che lo scopo di ogni attivista dovrebbe essere lavorare duramente per aggregare consapevolezza e consenso sui temi più importanti e fare rete, facendo capire alla gente e alle forze in campo quale sia la strada giusta da seguire. Far dialogare chi non si parla più, indurre il dibattito dove non c'é, aprire porte chiuse o che terzi vorrebbero chiudere. E creare nuove sinergie che l'attuale clima generalizzato di radicalizzazione delle posizioni e chiusura preclude.
La massa critica contro l'ordoliberismo, il lobbysmo e contro l'apologia del vincolo esterno é ben lontana dall'essere raggiunta, e a mio modo di vedere un dibattito che partisse in una CGIL o in un PD, da altri apostrofati come "collaborazionisti da distruggere", sarebbero una vittoria. Ma perché ciò avvenga occorre parlare, non liquidare o accusare o insultare. Anche se ne avremmo tanta voglia. Io per primo.

venerdì 20 giugno 2014

E dopo le elezioni... é il momento per la Riscossa! :)


"Oh no, sei in una magnifica posizione:
non puoi scendere più in basso di così, puoi soltanto salire!"
(Merlino, la Spada nella Roccia)

Buon giorno e buona Ri-Costituzione a tutti :)
 
Il tempo é poco e ci sono alcune buone notizie, dopo il plebiscito pro-PD delle ultime consultazione europee, che come ampiamente previsto in sedi come questa, non é stato minimamente scalfito dall'"astensionismo di protesta" di certuni, pur avendo avuto un dato vicino al 50%. In effetti le condizioni per gli italiani continuano a peggiorare in conseguenza dei provvedimenti dei precedenti governi Berlusconi-Monti, e anche le recenti velleitarie richieste del M5S di essere un interlocutore del governo per riforma elettorale e del titolo V della Costituzione sono cadute nel vuoto. Motivo? C'é una roadmap ben definita che prevede il rispetto del patto PD-Berlusconi, il M5S non é rilevante. Storia vecchia, del tutto prevedibile. Le testate italiane sono unanimi nel dare per certe le riforme. Nulla di buono.
 
In questo contesto, con l'attenzione dei cittadini sparpagliata fra estate in arrivo, mondiali di calcio e scandali di cronaca nera come gli sviluppi sull'omicidio di Yara Gambirasio e le solite dichiarazioni di Berlusconi contro la magistratura, cosa sta tentando di fare la piccola associazione Ri-Costituzione?



Intanto, con gli amici di Indipendenza Torino, sempre validissimi alleati e interlocutori, abbiamo organizzato una serata di divulgazione e dibattito proprio sull'argomento dell'esito delle consultazioni e delle prospettive post-elettorali. Sarà giovedì 26 giugno alle 21 a Torino, al solito circolo Arci Maché di via della Consolata 9/GQui l'evento Facebook.
 
Venite a passare un paio d'ore con noi, sarà probabilmente l'ultimo evento torinese prima dell'estate. In autunno, sappiate che abbiamo già in preparazione un altro evento sulla crisi ucraina e i suoi inquietanti risvolti politici e umanitari, fra riepilogo degli interessi in gioco e anche testimonianze dirette.
 
In quest'occasione vi parleremo delle attività delle nostre due associazioni e personalmente troverò il tempo di illustrare in dettaglio una grande notizia che molti aspettavano da tempo, sull'argomento "che fare", e su cui finora avevo mantenuto il massimo riserbo vista l'importanza e le personalità coinvolte.
 

Ieri pomeriggio a Roma, in uno studio notarile gremito di energie positive e grandi speranze, è stata fondata la Associazione culturale "RISCOSSA ITALIANA- Diritto e Economia per la democrazia costituzionale". RIS.CO.S.SA” è da intendersi anche come acronimo di RIStabilire COstituzione Sovrana SAlvandoci.
 
Istantanea del pericoloso gruppo di sovversivi, poco prima della firma
 
L'associazione è un laboratorio/studio su economia e trattati internazionali composto anche da alcuni tra gli italiani di maggior spicco in questi due ambiti. Tra i nomi più importanti citiamo Luciano Barra Caracciolo (segretario generale dell'Associazione), Nino Galloni, Cesare Pozzi ed Antonio Maria Rinaldi (che ricopre il ruolo di presidente), ma anche altri come il presidente emerito della Corte Costituzionale italiana Paolo Maddalena, personalità assolutamente splendida che si é messo in gioco come membro attivo del comitato scientifico dell'associazione e come garante del soggetto stesso, dimostrando energia ed entusiasmo altruistico di esempio per tutti i presenti.

 Ecco il comunicato stampa diffuso dallo stesso A.M. Rinaldi:

 "Giovedì 19 giugno a Roma, presso lo studio Limata-Greco, è stata costituita l’associazione no-profit “Riscossa italiana - Diritto e Economia per la democrazia costituzionale”; all’associazione hanno aderito, come soci fondatori, un gruppo di accreditati giuristi ed economisti. Tra i primi, il Presidente emerito della Corte costituzionale Paolo Maddalena, Giuseppe Lauricella, Luciano Barra Caracciolo, Vito Poli, Francesca Donato e Marco Mori; tra i secondi Antonio Maria Rinaldi, Cesare Pozzi, Vladimiro Giacchè, Francesco Lenzi e Nino Galloni.
All’associazione aderiscono anche esponenti della cultura ed associazioni impegnate sul fronte della critica all’assetto dei trattati europei, in una cornice pluralista tra diverse aree di pensiero democratico; in tal senso hanno aderito Francesco Cariello, Diego Fusaro, Costantino Rover e Moreno Pasquinelli.

 L’idea-guida è quella di ristabilire, attraverso un approccio interdisciplinare, la piena operatività dei valori costituzionali e degli strumenti di politica economica, fiscale ed industriale che la Costituzione consentirebbe, anzi imporrebbe, per portare l’Italia fuori dalla crisi economica e sociale che, con l’applicazione del “vincolo esterno”, si sta rivelando interminabile e distruttiva".
Dunque lo scopo del laboratorio è quello di proporre risposte tecniche e pratiche alle sfide della cosiddetta crisi in un alveo in cui le migliori professionalità e competenze italiane diano vita ad attività di ricerca di soluzioni alla crisi.

 Si tratta dunque di un gruppo sostanzialmente tecnico a cui singoli cittadini ed associazioni possono dare il proprio contributo di idee e supporto.
Riscossa Italiana nasce perché la cifra delle promesse basate sul nulla e le chiacchiere che cesellano sogni ed illusioni di comuni cittadini ed imprenditori hanno oramai colmato la misura.
Tra gli obiettivi più importanti il laboratorio si prefissa la soluzione dei nodi dei trattati internazionali che imbrigliano il sistema italiano, la lotta alla corruzione ed alla burocrazia (di questo si occuperanno avvocati di altissimo profilo e di livello nazionale ed imprenditori), la creazione di strumenti per il finanziamento del settore privato (famiglie ed aziende) e riforma del settore creditizio; questo soltanto per fare un breve elenco.

 Riscossa Italiana lavorerà come se fosse un governo (tecnico) ombra pronto a dare strumenti, indicazioni e strategie efficaci nella pratica di quello che dovrebbe essere un vero Stato moderno prosperoso anziché allo sfascio come quello attuale.
L'associazione è aperta a giovani e meno giovani (l'atto fondativo si è svolto alla presenza di 50 persone fra i 25 e gli 80 anni tutti uniti dallo stesso desiderio; rivedere risorgere l'Italia) non ospita fra le proprie file partiti. Il suo ruolo è puramente scientifico quindi, non di carattere politico.
"
 

E' e sarà possibile aderire per le associazioni affini agli scopi descritti, purché siano apolitiche e apartitiche e abbiano scopi e attività conformi allo statuto di Riscossa Italiana, che presto sarà pubblicato. Ad oggi ci sono circa nove associazioni in procinto di associarsi.

 Personalmente, ho aderito con entusiasmo come socio fondatore, e insieme con l'amico Michele Luscia (organizzatore dell'Alterfestival di Rovereto) ho ricevuto l'incarico di gestire il gruppo dei coordinatori delle associazioni coinvolte, quindi possiamo fornire informazioni di vario genere su richiesta. Contattatemi liberamente via mail se siete interessati ad informazioni sullo statuto, il regolamento e le modalità di adesione. Fatto salvo quanto detto in precedenza, può aderire qualunque tipo di associazione. Ri-Costituzione voterà a breve l'adesione al progetto.
 
  C'é bisogno dell'aiuto di tutti. Ci si può proporre anche per altre situazioni, poiché nessun organo dell'associazione é chiuso e immodificabile, e tutti i soggetti coinvolti hanno molti altri impegni.  Ad esempio ci saranno gruppi di lavoro di approfondimento e ricerca su vari temi, come sul TTIP e sull'ERF, un gruppo comunicatori che ha bisogno di rinforzi, un comitato direttivo, un collegio dei provibiri e un nutritissimo comitato scientifico multidisciplinare capace di coprire dall'economia al diritto alla geopolitica alla filosofia. Deve essere creato a tendere anche un ufficio stampa, ancora assente. A proposito, se conoscete giornalisti che potrebbero essere interessati a collaborare, non esitate a segnalarceli. Ma cerchiamo molte altre figure, da grafici a scrittori.

 Riscossa Italiana verrà presentata a breve in una apposita conferenza stampa (a Roma) e riceverà il proprio battesimo pubblico a Viareggio il prossimo 29 giugno in occasione del suo secondo meeting economico annuale. I dettagli qui.

 Per una presentazione audio da parte dei promotori Luciano Barra Caracciolo e A.M. Rinaldi, rimandiamo a questo link.

Sarà presto online il sito dell'associazione, da cui potrete attingere statuto, regolamento e procedura di iscrizione per contribuire ai lavori.
 

Ci vediamo in mischia.
Mattia C
 
 
 

4 commenti:

  1. domanda forse stupida,ma ti prego di rispondermi pacatamente ,-) anche perchè dovresti coltivarti chi ti risponde .-) + :-)
    ( noto che dalla presentazione di Rinaldi e Caracciolo si va oltre il destra sinistra ecc):
    Come si pone riscossa con ars ? con asimmetrie ? con magari qualcos'altro che c'è già ?
    Risposta completa ( sociopolitica) possibilmente.
    P.S. Credo che mi iscriverò,ma vorrei sovraunire se si capisce il concetto.
    Romano

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    1. Ciao romano.
      Beh si, essendo che Riscossa é un'associazione culturale e non politica non vedo perché dovremmo addentrarci nella vexata questione destra e sinistra. la collocazione non politica di riscossa é dovuta anche alla massiccia presenza di giuristi e magistrati, che devono tutelarsi da accuso di conflitto di interesse e incompatibilità di cariche. riscossa darà a chi li chiederà gli strumetni corretti per agire politicamente, e servirà come piattaforma di crescita culturale e politica per iscritti e pubblico, cercando di rompere il silenzio mediatico che avvolge un sano dibattito sull'ordoliberismo, sull'euro e su ogni tema correlato. ma riscossa non intende configurarsi neppure in futuro come soggetto politico.

      Con asimmetrie vedo possibile una collaborazione, e non vedo perché no. Al di là del fatto che bagnai é la personcina che é, non c'é nessun motivo per farsi concorrenza. Riscossa però pensa che il problema non sia solo economico, ma soprattutto politico/giuridico/rapporti di forza, quindi evidenzierà questo aspetto nella sua opera.

      con ars (ma anche con mpl per dire) siamo in buoni rapporti. abbiamo chiarito subito che le associazioni politiche non possono aderire, ma a titolo personale chiunque può farlo, anche politici di professione. Per esempio abbiamo moreno pasquinelli di mpl e fiorenzo fraioli di ars. altri? abbiamo un parlamentare del m5s e uno del pd, oltre alla donato già candidata con la lega. e molti altri si uniranno, non ci sono pregiudiziali, salvo il riconoscersi nei valori e negli obiettivi dello statuto e non lavorare contro di esso.

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  2. Ciao Mattia, ti faccio un' osservazione qui, anche se forse non è il post più adatto, perché purtroppo da molto non riuscivo a seguire il tuo blog e non sapevo avessi lasciato Ars. Leggendo le tue motivazioni mi viene da pensare a 2 cose, la prima è che nemmeno Ars è democratica se qualcuno si permette di decidere di dare indicazione di non-voto, la seconda invece è che se Ars con un' assemblea o riunione del consiglio direttivo decide qualcosa che non condividi, tu non sai accettare che la democrazia. So che posta così è un po' a bastardo però vorrei sapere la verità, visto che io ammiro Ars nonostante io condivida la tua posizione sul voto ma non mi sembra un motivo valido per abbandonarla.
    scusa ancora e grazie se risponderai.
    Tiziano

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    Risposte
    1. ciao tiziano.
      io ho lasciato il direttivo di ars, non l'associazione. a fine anno valuterò se rifare la tessera o meno, a seconda di che direzione prenderà. e al momento non sono soddisfatto by the way.

      Ad ogni modo la questione che mi ha portato a prendere le distanze dalla militanza in ars sono ben più complesse della semplice campagna contro il voto cui mi sono rifiutato di aderire con tutto il gruppo piemontese, e sono riassunte in questi due post:

      http://mattiacorsini.blogspot.it/2014/02/chi-semina-vento.html
      http://mattiacorsini.blogspot.it/2014/03/raccoglie-tempesta.html

      Poi: ars democratica? potrai fartene un'idea tu stesso dopo aver letto i motivi che ho esposto nei post e per alcune dinamiche interne seriamente disgustose. mai avuto problemi ad accettare democratiche decisioni dei vertici delle organizzazioni in cui ho lavorato. quando però le decisioni sono eterodirette e fanno ampio uso di intimidazioni varie e abuso delle cariche (specie di quella presidenziale) non mi va più.

      se dopo aver letto quei post avrai richieste di chiarimenti, sono a disposizione.

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