Ritengo che lo scopo di ogni attivista dovrebbe essere lavorare duramente per aggregare consapevolezza e consenso sui temi più importanti e fare rete, facendo capire alla gente e alle forze in campo quale sia la strada giusta da seguire. Far dialogare chi non si parla più, indurre il dibattito dove non c'é, aprire porte chiuse o che terzi vorrebbero chiudere. E creare nuove sinergie che l'attuale clima generalizzato di radicalizzazione delle posizioni e chiusura preclude.
La massa critica contro l'ordoliberismo, il lobbysmo e contro l'apologia del vincolo esterno é ben lontana dall'essere raggiunta, e a mio modo di vedere un dibattito che partisse in una CGIL o in un PD, da altri apostrofati come "collaborazionisti da distruggere", sarebbero una vittoria. Ma perché ciò avvenga occorre parlare, non liquidare o accusare o insultare. Anche se ne avremmo tanta voglia. Io per primo.

sabato 12 novembre 2011

Ko tecnico

Buon giorno a tutti.

E' con una certa apprensione che mi appresto a commentare i recenti sviluppi della crisi politica, economica e sociale italiana.

Premetto una cosa a tutti voi che mi leggete. Io non sono un economista né un politico, sono uno studente di arti marziali e un ingegnere curioso e preoccupato che grazie alla rete sta indagando sulla nostra realtà, facendo confronti su molteplici fonti di informazione, leggendo giornali e blog, cercando di capire chi mente e chi no. E nel frattempo consulto esperti e colleghi in italia e all'estero. Io stesso mentre scrivo sto scoprendo nuovi aspetti e risvolti della verità, e chi mi legge dall'inizio potrà forse notare che il mio parere su alcune questioni va evolvendosi. Ciò é bene, poiché solo gli stupidi non cambiano mai idea, ma fidatevi se vi dico che oggi più che mai NON dovete accontentarvi di quel che sapete o di quel che i mass media vi propongono come giusto o indispensabile. Fatevi una vostra idea, e fatevela sempre da soli. E non abbiate timore di avere un parere controcorrente, alternativo o scomodo. Basta che sia frutto di un ragionamento vostro.

Questo vuol dire che non dovete prendere come oro colato nemmeno quel che vi dico io? Ovvio che no. Ma credetemi almeno quando vi dico che in questo momento penso ogni cosa che sto per scrivere e che divulgandola credo di agire per il meglio di tutti.



Lo so, sono un po' triste oggi, e invece mai come ora abbiamo bisogno di ottimismo e voglia di lottare. Tirerei pertanto su il morale a tutti me incluso commemorando le sparatedel miglior premier degli ultimi 150 anni, dalla sua discesa in campo ad oggi. Si ringrazia Marco Travaglio per il collage. Io avevo qualche remora a farne uno, per istinto evito di rimestare nel liquame. Ma lui é pagato per farlo, e in ogni modo non avrei saputo fare di meglio: ecco qua!

"Non entrerò mai in politica. Scendo in campo. Il Paese che amo. Per un nuovo miracolo italiano. L’Italia come il Milan. Basta ladri di Stato. La rivoluzione liberale.

Il Polo delle Libertà. Il decreto Biondi. Vendo le mie tv. Golpe giudiziario. Giuro sulla testa dei miei figli. Lasciatemi lavorare. Sono l’unto del Signore. Ribaltone. Scalfaro è comunista. Con Bossi mai più nemmeno un caffè. Mai detto che sono l’Unto del Signore. Dini è comunista. Il popolo è con me. Prodi utile idiota dei comunisti. Visco Dracula. Toghe rosse. D’Alema è comunista. L’amico Massimo. La Costituzione è comunista. La grande riforma della Costituzione.

La Casa delle Libertà. Il premier non ha poteri. La grande riforma della giustizia. L’amico Vladimir. L’amico George. L’amico Muammar. Gheddafi leader di libertà. Nessun condono. Concordato fiscale. Scudo fiscale. Condono fiscale ed edilizio. Letta è una benedizione di Dio. Romolo e Remolo.

All Iberian mai sentita. Mills mai conosciuto. La proporrò per il ruolo di kapò. Turisti della democrazia. L’Islam civiltà inferiore. Meno tasse per tutti. Tutta colpa dell’euro. La mafia, poche centinaia di persone. Grandi opere. Sono stato frainteso. Tutta colpa delle torri gemelle. Lei è meglio di Cacciari, le presenterò mia moglie.

Il circuito mediatico-giudiziario. Fede è un quasi eroe. L’amico Bossi. Uso criminoso della televisione pagata con i soldi di tutti. L’amico Pollari. Le rogatorie. La Piovra rovina l’Italia all’estero. L’amico Pompa. Il falso in bilancio. Mangano si comportava bene, prendeva la comunione nella cappella di Arcore. La legge Cirami. Dell’Utri è perseguitato. Legittimo sospetto. Previti è perseguitato. Il lodo Maccanico. Il Ponte sullo Stretto. Il lodo Schifani. Tutti sono uguali di fronte alla legge, ma io sono un po’ più uguale degli altri.

Ciampi è comunista. Il decreto salva-Rete 4. I poteri forti. La legge Gasparri. L’Economist è comunista. Che ne direbbe di una ciulatina? I direttori dei giornali devono cambiare mestiere. Bertolaso uomo della Provvidenza. La legge Cirielli. Mussolini non ha mai ammazzato nessuno, anzi mandava la gente in vacanza al confino. Sempre stato assolto. La stampa estera copia da Unità e Repubblica. Napolitano è comunista.

Giustizia a orologeria. L’amico Minzo. I giudici sono matti, antropologicamente diversi dal resto della razza umana. Telekom Serbia è tutta una tangente. I brogli di Prodi. La commissione Mitrokhin. La giusta amnistia. I comunisti cinesi bollivano i bambini per farne concime. Farò sparire la spazzatura da Napoli in tre giorni. Ho 109 processi. Sarkozy ha imparato da me. Chi scrive di mafia lo strangolerei con le mie mani.

Il Popolo delle Libertà. Obama abbronzato. Il miracolo della ricostruzione dell’Aquila. Evadere è un diritto naturale che è nel cuore degli uomini. Ai giudici noi insidiamo le mogli, siamo dei tombeur de femmes. Il Family Day. Che fate, ragazze, mi toccate il culo? Mille giudici si occupano di me. Agostino, trova una parte ad Antonella: è impazzita, racconta cose in giro. Lodo Alfano. La Consulta è comunista. Legittimo impedimento. Partito dell’Amore e sinistra dell’odio. Il padre di Noemi autista di Craxi. Prescrizione breve.

Mai frequentato minorenni. Le mani nelle tasche degli italiani. La signora Lario mente. Processo breve. Vedi, Patrizia, tu devi toccarti. La privacy. Processo lungo. Candido Lampedusa al Nobel per la Pace. Caro dottor Fede, cioè volevo dire Vespa. Ruby nipote di Mubarak. Non chiamo Gheddafi per non disturbarlo. La legge anticorruzione. La mia fidanzatina. Siamo tutti intercettati. Solo cene eleganti. Riformare le intercettazioni. Pagavo Ruby perchè non si prostituisse.

La rapina Mondadori. L’amico Lavitola. Me ne vado da questo Paese di merda. Il miglior premier degli ultimi 150 anni. Culona inchiavabile. L’amico Gianpi. Faccio il premier a tempo perso. La maggioranza è coesa. Ho i numeri alla Camera. Traditori. Mi dimetto. 

Sic transit gloria immundi."
(M.Travaglio)

Ok, l'ultima frase mi ha steso. Ebbene si, come anticipavo nel mio penultimo intervento , il premier Silvio Berlusconi si é dimesso. E davvero, sono tentato di reagire come il protagonista di Inception Made in Italy... Per chi non conoscesse questa perla, ecc un altro bel modo di celebrare l'uscita di scena, si spera definitiva, di chi ci ha letteralmente rovinato.

 

Ed eccone un altro, ovvero il discorso di commiato che l'ex premier ha rilasciato a reti unificate commettendo, come da costume consolidato, un altro bel reato nel farlo... Godetevelo!



No, mi rifiuto. Per il mio e il vostro bene mi rifiuto di linkarlo. Mi limito a dire che come da costumanza é un cumulo di deliri, fra cui estraggo e riporto: “Abbiamo messo a punto la legge di stabilità in tempi record" (e grazie, é stata DETTATA) "Abbiamo onorato la fiducia che gli elettori ci hanno dato nel 2008" (Eh? Ah, forse intende quella di malavitosi e omertosi ) "Mi sono dimesso per senso di responsabilità, per senso dello Stato, per evitare un nuovo attacco della speculazione finanziaria.” (spiegasse anche perché il nostro povero paese é così attaccabile...) "Milioni di italiani sanno che abbiamo fatto tutto il possibile per i cittadini. Ringrazio gli italiani per l’affetto che ci ha permesso di raggiungere gli obiettivi" (si, il possibile per rovinare i cittadini, e in quanto all'affetto, se ne é gustato una parte all'uscita del quirinale l'altra sera...) e poi la prima brutta notizia della giornata, ovvero ”Da domani raddoppierò il mio impegno in Parlamento e nelle istituzioni per rinnovare Italia non mi arrenderò finché non avrò rinnovato l’architettura dello Stato”.

In breve? Berlusconi ha tutte le intenzioni di ricattare e paralizzare qualunque esecutivo tecnico laddove i suoi provvedimenti risultino dannosi per il suo tornaconto. E' fatto di cronaca che abbia già fatto pressioni sul suo successore Mario Monti per bloccare la legge elettorale attuale, il famigerato Porcellum, e la disciplina delle frequenze televisive, che come é noto sono da sempre appalto del falso duopolio Rai-Mediaset, che se le spartisce senza problemi truccando gare d'appalto e scaricando sui contribuenti l'onere delle multe dell'Unione Europea. Eh, si, ad esempio non tutti sanno che l'esistenza stessa di Rete 4 é illegale (oltre di cattivo gusto) e che le sue frequenze sono state legittimamente assegnate a Europa 7 dopo una regolare gara d'appalto. Ma come, l'Europa non ci chiedeva di liberalizzare, egregio ex premier?

Ecco, fine dei festeggiamenti e degli sberleffi. Solo l'Unto del Signore sa se avrei voluto essere al quirinale alle 21.48 di sabato per spiegargli civilmente il mio punto di vista e la mia delusione per tutto ciò che gli ho visto fare all'Italia e di cui mi sento anche responsabile, in quanto ex-elettore...

Ma torniamo a noi... In effetti non sono qui per festeggiare, ritengo ci siano ben pochi motivi per farlo. Ritirato lo spumante, balza all'occhio che nella modernissima democrazia italiana, non sono affatto stati gli italiani a cacciare Berlusconi (tantomeno Bersani, sebbene lui, ma solo lui, sia convinto del contrario), ma la Bce, l’Ue, l’asse Merkel-Sarkozy, i mercati e la stampa estera che ha visto quel che accadeva in Italia con dieci anni d’anticipo sul  Corriere della sera e su Sole 24 Ore.
Fosse stato per noi e per la classe dirigente italiota, ce lo saremmo tenuto altri vent’anni, e dopo avremmo avuto la sua blindatissima discendenza. La prima Liberazione, nel ’ 45, avvenne grazie alle truppe anglo-americane con qualche migliaio di partigiani. La seconda, se di liberazione si può parlare, avviene grazie al grimaldello dello spread tenuto in mano dal genio guastatore franco-tedesco, con i vari Carlucci e Bersani a fare la ola.

Dunque è soprattutto ai "liberatori stranieri" che il governo Monti piace e deve piacere. E deve piacere in forma, contenuti e iter di insediamento. E' notizia di poco fa che i mercati non ci stanno perdonando nemmeno l' "inconcepibile" lentezza del nuovo premier  che in 3 ore non ha ancora trovato un accordo tra le parti che langue da 3 anni a questa parte. In tutto ciò, il pur discutibile parere di un popolo che solo pochi mesi fa dava il 40% alla premiata ditta B&B e il 34% al Partito Debosciati dove si inserisce?

Risposta: da nessuna parte. Il programma del nuovo governo, scritto in francese e tedesco senza testo italiano a fronte, è ancora un mistero per tutti tranne forse il nuovo premier. Ma tutti gli italiani sani di mente si stanno augurando che venga realizzato. Anche perché, se ci giochiamo pure Monti, è finita. I mercati ci condanneranno al default.

E Monti potrà salvarci dal default? Si, tecnicamente, curriculum alla mano, ne ha sicuramente le capacità.Credibilità internazionale, entourage tecnico, conoscenze, professionalità, rispettabilità... oserei dire che l'Europa non poteva scegliere un candidato migliore. Semmai il grosso dubbio riguarda il materiale politico e umano con cui dovrà fare i conti, che è lo stesso che ha dato prova di sé negli ultimi tre anni. Non siamo affatto certi che pur eminenti statisti del calibro degli On.Carlucci e Scilipoti possano gestire in pochi mesi, e pure in pre-campagna elettorale, manovre e riforme di cui abbiamo bisogno ormai da anni. Non sarà che i biechi ragionamenti utilitaristici di questi giorni del direttivo PdL e Lega preannuncino un governo nato morto, e cui comunque Berlusconi "può staccare la spina quando vuole" (cit.), alla prima minaccia dei suoi amati beni?

Non ci dimentichiamo che se la crisi non é certo farina del sacco di Berlusconi e del suo entourage (checché Silvio ne dica, non controlla ancora Wall Street), questi individui hanno invece avuto la colpa capitale di negarla a oltranza, strumentalizzandola per massimizzare i propri profitti, rifiutandosi di fare le riforme strutturali di cui l'Italia ha davvero bisogno per riprendere a crescere e mantenendo, anzi potenziando privilegi e clientelismi che farebbero gridare allo scandalo anche in tempi di vacche grasse. Questi individui hanno ucciso la nostra credibilità internazionale e hanno ridotto il nostro ruolo in europa a quello di semplice macchietta, rendendoci i bersagli ideali per la speculazione e conferendo a enti come BCE, USA, Francia e Germania una quotaparte intollerabile e vergognosa della nostra legittima sovranità.

E mentre tutto crollava, questi individui ancora pensavano a far la cresta sulla Legge Mancia.

Ma dico, non sarebbe meglio agire in altro modo? Se davvero Monti ci é stato imposto dall'Europa come l'ultima spiaggia, non sarebbe stato meglio andare al voto prima possibile per ripulire il parlamento dai responsabili (ehm ehm...) di questo scempio e offrirgli una squadra almeno funzionante? In fin dei conti questa é la strada della Spagna, e addirittura il Belgio per mesi senza un governo ha visto la propria economia letteralmente rifiorire. FORSE perché si erano liberati di due o trecento collusi e/o incapaci? Non sarebbe stato meglio dare a Monti il compito di formare un esecutivo di emergenza a tempo con il compito di rimuovere il berlusconismo dal paese varando le riforme più urgenti come patrimoniale, tagli alle caste, galera per evasori, corrotti e cricche, legge sui conflitti d’interessi, riforma della Rai e del sistema elettorale e in pochi mesi riportarci al voto restituendo a noi fiducia nella democrazia e al mondo fiducia nella capacità di noi italiani di imparare dai nostri errori? Così Monti avrebbe avuto buone speranze di fare ciò che serve. Cosa che oggi, con questo Parlamento, è quasi impossibile visto che, senza Berlusconi e la sua approvazione, il governo non nasce neppure. E tutti ben sappiamo che Berlusconi non toccherà mai i suoi "amici", no?

L’unico in parlamento che pare averlo capito è Di Pietro, che conosce meglio di tutti Berlusconi e dunque sa bene che, se appoggerà Monti, non lo farà gratis: pretenderà garanzie per le sue aziende e i suoi processi, imponendo il solito Letta come vice e altri servi alla Giustizia e alle Comunicazioni. E infatti su Di Pietro è partita la solita campagna di fango, che va dal Quirinale al Pd, dal Corriere a Repubblica, per trascinarlo nella Grande Ammucchiata aizzandogli contro la “base” del partito. Che purtroppo pare abbia abboccato. Ma Di pietro non ha parlato di ostruzionismo, ha parlato di cose ben più assurde e antidemocratiche, come il voler vedere un programma ben definito e conoscere la nuova squadra di governo, prima di votarla. E, orrore! di votare solo i provvedimenti che non gli sembreranno deleteri per l'Italia. Pazzesco.

Resta poi da capire per quale strano motivo chi ha combattuto questo regime per anni dovrebbe andare al governo con Berlusconi, e per giunta da gregario, visto che l’Idv non è determinante mentre il PdL sì. La Costituzione dice che, prima di sciogliere le Camere, il capo dello Stato verifica prima se esista una maggioranza diversa: non la crea lui. E poi quando mai s’è visto un governo con tutti dentro e nessuno all’opposizione? La democrazia è fatta di maggioranze che governano e minoranze che controllano e vigilano su errori e abusi, portandoli alla luce del sole cosicché possano poi essere giudicati dagli elettori. Persino Beppe Grillo ha parlato di "turarsi il naso e accettare Monti controllandolo da vicino", il che la dice lunga sulla nostra situazione. Ora come ora, non abbiamo scelta, ma questo non vuol dire accettare pedissequamente tutto ciò che ci verrà proposto. L'Italia, é bene ricordarlo, arriva da una stagione intera di manovre economiche, i cui effetti perggiori si vedranno a partire dal 2012. E non abbiamo ancora assaporato gli effetti della legge di stabilità né tantomeno dell'agenda europea Montiana.

Del resto, se nessuno controlla e contraddice il governo in carica, non si chiama democrazia. Si chiama in un altro modo

Ma si sa, dai tempi di Caio Giulio Cesare in poi, forse l'Italia ha proprio bisogno di questo. La figura del padrone. Il cavallo di battaglia dell'ultimo era "Ghe pensi mi". Ogni governo tecnico esula dal normale iter democratico. Rappresenta per definizione un fallimento della democrazia, e di conseguenza un fallimento di noi italiani. E' stata in effetti la nostra codardia, ignoranza, irresponsabilità e superficialità a mettere prima al potere Berlusconi, e poi ad accettare pedissequamente gli abusi che ci hanno portato dritti davanti all'orco che ora ci impone la sua scelta obbligata.

Mi avete seguito fin qui? bene, se così é mi aspetto che il brindisi vi sia andato per traverso. Riassumendo:
  1. Berlusconi é finalmente caduto, ma non certo grazie a noi né alla democrazia italiana, né tantomeno a Napolitano o Bersani.
  2. Noi, e solo noi, abbiamo permesso a Berlusconi di fare ciò che ha fatto. Siamo tutti responsabili.
  3. La sua unica vera opposizione é stata IdV da dentro il parlamento (ma nemmeno tutta IdV, vedi lui), e il Movimento 5 stelle da fuori, insieme con altre forze extraparlamentari come l'eroico Gaetano...
  4. Ogni governo tecnico é per definizione un fallimento della democrazia e di conseguenza un fallimento di noi italiani, ma questo é anche peggio, poiché l'imposizione é arrivata da fuori, da enti che con la democrazia non hanno nulla a che vedere, come BCE e FMI. L'ingerenza sulla nostra sovranità popolare che questi poteri prentendono di avere (e che hanno avuto, col beneplacito di quasi tutta la nostra classe politica) é del tutto inaccettabile.

Ora però vorrei fare un passo indietro, o meglio di lato (cit.), e spingervi ad altre riflessioni, che caricano il quadro con tinte persino più fosche.


Sappiamo che Napolitano non é mai stato un fulmine a decidersi sulle situazioni di emergenza. Invece ora abbiamo un Mario Monti che in pochi giorni viene eletto senatore a vita, poi nominato premier a governo Berlusconi sostanzialmente ancora in carica, poi investito dell'incarico di formare un governo dopo le consultazioni più veloci della storia. Consultazioni che peraltro continuano con la pistola dei mercati alla tempia dell'Italia, mentre scrivo lo spread ha già riduadagnato in 24 ore circa 70-80 punti riportandoci intorno a quota 516. La cosa é piuttosto chiara. O accettiamo ogni singola richiesta di Monti e dell'Europa, o falliamo entro l'anno prossimo. Ah, già, dimenticavo. Monti ha dichiarato di avere già pronto un programma di governo scritto fra Berlino e Bruxelles. Quindi nel tempo libero Monti scrive o si fa scrivere programmi di governo per l'Italia. Non é strano che ad ogni presa di posizione ostile a Monti gli attacchi speculativi ci stronchino? Ma non é stata approvata la legge stabilità che doveva ridarci credibilità? Non é strano che per quanto l'Italia non abbia nulla a che spartire con le condizioni della Grecia, le pressioni europee abbiano fatto cadere entrambi i nostri governi nel giro di una settimana?

Che succede? non sarà che tutto ciò era ben preparato oltreconfine, e da tempo? Nella migliore delle ipotesi l'Europa si fida di Monti così ciecamente da affidargli la sua stessa salvezza, perché se cadono Grecia e Italia, cadrà anche l'euro. Ad oggi l'Europa, specie Francia e Germania, sono troppo esposte verso di noi (leggi: han comprato troppi titoli di stato italiani e greci) per evitare contraccolpi mortali. Notizia di poco fa: lo spread francese é a 177!!!.

C'é poco da fare, sono malfidente. Sarà colpa di aforismi come questo:

"Io crederei all'esistenza del Salvatore se voi aveste una faccia da salvati." (F. Nietzsche)


Ma diamo fiducia all'Europa e diamo uno sguardo approfondito al curriculum del salvatore della patria. E che diamine, sarà pure un nostro diritto... o no?

Forse non tutti i cittadini lo sanno o se lo ricordano (e su questa ignoranza ha contato, oltre che sul complice silenzio dei politici e dei giornalisti) che Mario Monti è stato costretto, nella sua qualità di Commissario europeo sotto la presidenza Santer, a dare le dimissioni “per l’accertata responsabilità collegiale dei Commissari nei casi di frode, cattiva gestione e nepotismo” messi in luce dal Collegio di periti nominato appositamente dal Parlamento Europeo. La Relazione fatta da questi Saggi al Parlamento, nonostante la prudenza del linguaggio ufficiale, fa paura.

Si parla infatti dell’assoluta mancanza di controllo nella “rete di favoritismi nell’amministrazione”, di “ausiliari esterni” e di “agenti temporanei”, di “minibilanci espressamente vietati dalle procedure amministrative”, di “numerosissimi esterni fuori bilancio, ben noti all’interno della Commissione con il soprannome di sottomarini”, che operano con “contratti fittizi”, dietro “raccomandazioni e favoritismi”; di abusi che hanno comportato, con il sistema dei “sottomarini” l’erogazione non controllata di oltre 7.000 miliardi nell’ambito dell’Ufficio Europeo per gli Aiuti umanitari d’Emergenza (miliardi usciti dalle nostre tasche, naturalmente, e che dovevano andare, ma non ci sono arrivati se non in minima parte, ai bambini della Bosnia, del Ruanda morenti di fame).

Ma evidentemente il salvatore baciato dal destino è inamovibile, o meglio può perdere un posto soltanto per guadagnarne uno migliore. Nel 1999, al momento di una caduta così ignominiosa, ha provveduto la successiva Commissione, con presidente Romano Prodi, a riconsegnargli il posto di Commissario. Cose che succedono soltanto nell’onestissimo ambito delle nostre istituzioni politiche.

Bello vero? Ma in dieci anni un commissario corrotto e incapace come quello dipinto qui può anche cambiare no? E allora che dire di questa recente dichiarazione, mai smentita, di Monti stesso:

"In Italia, data la maggiore influenza avuta dalla cultura marxista e la quasi assenza di una cultura liberale, si è protratta più a lungo, in una parte dell’opinione pubblica e della classe dirigente, la priorità data alla rivendicazione ideale, su basi di istanze etiche, rispetto alla rivendicazione pragmatica, fondata su ciò che può essere ottenuto, anche con durezza ma in modo sostenibile, cioè nel vincolo della competitività. Questo arcaico stile di rivendicazione, che finisce spesso per fare il danno degli interessi tutelati, è un grosso ostacolo alle riforme. Ma può venire superato. L’abbiamo visto di recente con le due importanti riforme dovute a Mariastella Gelmini e a Sergio Marchionne. Grazie alla loro determinazione, verrà un po’ ridotto l’handicap dell’Italia nel formare studenti, nel fare ricerca, nel fabbricare automobili." 

(Mario Monti, Corriere della Sera, 2 gennaio 2011)

A questo punto, non so a voi, ma a me sorgono ragionevoli dubbi sulle capacità di Monti, sulla sua salute mentale e soprattutto sull'adamantina integrità morale che il messia dovrebbe avere in un simile frangente.

Ecco in che mani siamo. Ma la domanda é...perché? Perché l'Europa affida noi a Monti e la Grecia a Papademus? Non c'erano candidati migliori? No, non per quello che l'Europa vuole realizzare. Ora fate un bel respiro e guardatevi questo filmato, che é balzato agli onori delle cronache grazie a Santoro e Travaglio in "Servizio pubblico".


E poi se avete tempo da investire, trovate un ottimo approfondimento di tutto il quadro anche qui:




Non male davvero... Procedo a riassumere per chi non avesse nemmeno pochi minuti dalla sua per vedere il primo filmato. Lo scenario é a dir poco inquietante. Citando dal blog dell'intervistato:

"Il principio più incredibile che viene sostenuto senza il benché minimo stupore sarebbe quello secondo cui la politica da sola non può realizzare misure impopolari, perché avrebbe il timore di giocarsi il consenso elettorale, per cui sarebbe imperativo affidare le riforme necessarie a un governo di larghe intese, oppure al cosiddetto governo tecnico, magari sotto la direzione di un podestà forestiero. Cosa significa? Se i rappresentanti del popolo, democraticamente eletti, non sono in grado di introdurre una o più misure ritenute necessarie, perché i cittadini non le vogliono, allora va da sé che quelle misure non rappresentano l'espressione della volontà popolare. Dunque, in una democrazia, non dovrebbero essere adottate, o dovrebbero essere posticipate magari dopo l'approvazione di un qualche emendamento condiviso. Il concetto che si sta facendo passare, invece, è che esistono riforme che devono essere realizzate a tutti i costi, al di là della volontà popolare. In altre parole, si sostiene che se la classe politica non è in grado di farsene carico, perché i cittadini non le vogliono, allora deve farlo qualcun'altro. Si materializza cioè per brevi istanti, come in un episodio di Star Trek, una volontà terza e invisibile che prende le decisioni passando sopra ad ogni definizione di democrazia comunemente intesa. Una oligarchia nascosta. O, meglio, una sinarchia."
  
Niente che io voglia vedere in Italia.


Alla voce "curriculum di Mario Monti" si parla anche della famigerata superbanca Goldman-Sachs di cui Monti é financial advisor (in altre parole: consigliere finanziario fidatissssimo). Chi non sapesse di che parlo, dia un'occhiata qui.

Wikipedia in questo é assai lacunosa...c'é molto di peggio sotto la crosta... ma ci mostra subito una condanna della G-S per frode ai danni del governo statunitense. In fondo alla pagina un link ci spiega dettagli ancora più orrendi. E poi guardate la lista poco sotto, che riporto fedelmente dal wiki...

Dirigenti della Goldman Sachs passati alla funzione pubblica


In breve, abbiamo avuto più dirigenti di questa banca ai posti di potere di governo ed economia italiana che capelli veri sulla fronte di Berlusconi. Siamo, o meglio questi signori sono direttamente responsabili delle decisioni di un ente privato a scopo di lucro che ha fatto della speculazione selvaggia e della rovina di deboli e indifesi la propria bandiera. Tra le altre cose, come scrivevo giorni fa, G-S é anche diretta responsabile della contraffazione dei conti greci onde farla rientrare forzosamente nell'euro per poi specularci su, é fra le dirette responsabili della crisi americana che ha dato il via alla crisi mondiale e, come da recenti articoli del noto covo di comunisti di Milano Finanza, é tra gli istituti che stanno attaccando economicamente l'Italia anche in questo istante, per costringerla ad agire a favore di Monti. Capito? 

Ci stanno attaccando e ricattando ORA. E Monti li consiglia.


Ma andiamo avanti nella lettura del curriculum del messia de noantri. Sempre da wikipedia:

"Dal 2010 è inoltre presidente europeo della Commissione Trilaterale, un gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 1973 da David Rockefeller[5] e membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg[6]."

Per chi non potesse informarsi in merito, riassumo qui.

Nel 1973 il magnate David Rockfeller avvia la costituzione di un nuovo gruppo di lavoro: la Commissione Trilaterale (The Trilateral Commission). Nata con l'intento dichiarato di sviluppare i rapporti tra gli Stati Uniti, l'Europa e il Giappone, la Commissione Trilaterale è un'organizzazione non governativa e apartitica dove sostanzialmente si discutono le politiche migliori per agevolare le relazioni di interdipendenza reciproca, culturali e d'affari. Un luogo di incontro dove i potenti, insomma, possono discutere di ciò che è bene per il mondo senza perdersi nelle lungaggini imposte dai parlamenti e dalle burocrazie diplomatiche. Un club. Un club con tre cariche fondamentali in rappresentanza del Nord America, Giappone ed Europa, quest'ultima ricoperta proprio dal nostro Mario Monti. Ed è certamente significativo che tra i membri della Commissione Trilaterale, dal 1998 figuri anche Lucas Papademos, il messia in salsa greca di cui parlavo nel mio post precedente. Vengon tutti da lì.

Dunque abbiamo due governi, greco e italiano, che stanno cedendo simultaneamente il passo alle pressioni internazionali, che si materializzano nel commissariamento da parte di due podestà forestieri, strettamente legati al mondo della finanza, dei mercati, delle banche ed entrambi membri della Commissione Trilaterale dei Rockfeller. Tutti e due sono dichiaratamente preposti a prendere decisioni impopolari. Ovvero, per definizione, contrarie alla volontà popolare e per di più derivanti da logiche di massimizzazione del profitto di organizzazioni private, a tutto scapito del benessere dei cittadini.

Come se questa crisi democratica internazionale non bastasse, un altro gruppo di lavoro sovranazionale fondato sulla segretezza delle proprie risoluzioni, il gruppo Bilderberg, nell'ultima esclusiva riunione tenutasi nel giugno di quest'anno a St. Moritz ha accolto tra i propri ospiti proprio Mario Monti e, tra gli altri, Giulio Tremonti, forse la più acuminata spina nel fianco della ex maggioranza di Berlusconi, artefice della paralisi dell'economia italiana che ha portato alla situazione da me denunciata.

Senza indugiare nel complottismo, nel disfattismo e nei vaffa che mi scappano ora dai...tasti, é possibile affermare oltre ogni ragionevole dubbio che Monti é una pedina nelle mani di istituzioni elitarie, antidemocratiche e corrotte che sono fra le dirette responsabili della crisi mondiale e della nostra rovina. Una persona seria come De Magistris ha perfettamente inquadrato il problema nel suo intervento di oggi sul Fatto, da cui cito:

"...la strada giusta non è il commissariamento della democrazia da parte delle banche. Rischiamo un governo senza le derive del Bunga Bunga ma che porta avanti, con maggiore efficacia, le politiche neoliberiste che accrescono le diseguaglianze. Il Governo Monti mette al centro la finanza. Noi dobbiamo costruire un’alternativa che metta al centro il lavoro. O non avremo più una vera democrazia in questo paese." (L.D.)


Bene, é stata lunga e per me penosa. Ringrazio chi ha voluto seguirmi sin qui. Vorrei puntualizzare anche che la politica italiana al gran completo, a parte le virtuose eccezioni che ho segnalato, é entusiasta di questa situazione che condannerà l'Italia ad una posizione finanziariamente e politicamente secondaria in Europa, e sta vendendoci ora Monti come il nuovo messia. Ce la stanno facendo. In nome dell'emergenza in cui questo governo ci ha trascinati, ogni coltellata al nostro residuo welfare e ai diritti dei lavoratori, ogni astrusa privatizzazione, ogni vendita del nostro patrimonio e del territorio stesso sarà tollerata. E siccome pare che nessuno voglia investire sulla crescita, i grimaldelli dello spread e del debito resteranno comunque elevati. Se la situazione non cambierà, se l'Europa non avrà al più presto una vera banca nazionale che faccia l'interesse dei cittadini e possa stampare cartamoneta senza prestarla con gli interessi, anche in futuro basterà una piccola spintarella dei soliti noti per rimetterci sotto ricatto e costringerci ad accettare altri sacrifici. E non voglio sapere cosa accadrà quando Monti o chi per lui, dietro ovvie pressioni Franco-Tedesche, avrà concluso di effettuare con i NOSTRI soldi il buyback del nostro debito (ovvero si sarà ricomprato i nostri titoli di stato prossimi alla scadenza), per diminuire sotto la soglia di guardia l'esposizione di Francia e Germania verso l'Italia e gli altri piigs europei. Allora forse i mercati ci lasceranno anche fallire.

Urge mettersi in gioco direttamente, e puntare sulla creazione di una nuova classe politica e dirigenziale. Quella attuale ha fallito, e ha fallito in modi e proporzioni che mi é persino difficile quantificare. A nessuno di responsabili e complici dovrà mai più essere accordata qualunque fiducia.

Passate parola! E poi LOTTATE!

4 commenti:

  1. Tutto giusto; do il mio contributo sinteticamente.

    1) B. ha deciso di dimettersi quando Confalonieri, al telefono, gli ha detto che se la borsa avesse continuato così, non sarebbe rimasto niente di Fininvest da lasciare ai pargoli. La scelta di dimettersi, proposta come altruistica, è stata dettata SOLO dall'interesse personale. Per B. il conflitto di interessi non è mai esistito: ha fatto sempre e solo i suoi interessi.

    2) C'è chi dice che non sia giusto associare un giudizio negativo meritato da G-S a chi vi abbia lavorato ad alto livello. Se questo è giusto, allora non si dovrebbe rimproverare nulla a chi ad esempio lavori per degli schiavisti: in fondo, che so, magari tiene loro solo la contabilità, accettando in cambio i loro soldi...ma non tratta schiavi direttamente! (Ma magari detti consulenti di G-S erano costretti a farlo dalla fame, in quanto non trovavano nessun altro lavoro).

    3) Avere assodato che serva un governo tecnico significa accettare che i nostri politici non siano all'altezza della situazione perché non abbastanza preparati. Perché l'Europa non ci impone un ricambio di classe politica, suggerendo leggi sui titoli di studio necessari per candidarsi, sul conflitto di interessi, sulla pulizia della fedina penale? Un Europa vera, vivente attraverso l'unione degli STATI e non dei CAPITALI avrebbe la forza di emettere e far recepire normative del genere, invece che occuparsi della difesa sella montagna di soldi di pochi (istituti).

    4) Monti appartiene al mondo finanziario che ha creato la crisi. Per curare un ferito ci rivolgiamo all'aspirante omicida responsabile dell'aggressione? Il gruppo che sta facendo crollare il sistema si preoccuperà non di impedire il crollo, ma di far reggere la struttura ai più mentre si mettono al sicuro i LORO capitali messi a rischio dalle LORO scelte speculative: faranno pagare le LORO perdite ed i LORO rischi agli altri, con buona pace delle leggi del LORO dio-mercato.

    RispondiElimina
  2. 5) Se questi economisti non hanno saputo evitare/prevedere/raddrizzare la crisi, o sono degli incompetenti, o erano in cattiva fede, o il sistema di postulati economici cui si rifanno non funziona; oppure tutte e tre le cose. Sarebbe ora di prenderne atto e di attestare l'inutilità di certe "materie di studio" spacciate per scienze, senza ricordare come per esse non valga la ripetibilità del metodo, fondamento del metodo scientifico. I progressi per l'umanità sono stati ottenuti attraverso la scienza, non attraverso la borsa; non sentirei alcuna mancanza di quest'ultima.

    6) Sempre in tale argomento, prendiamo un postulato dell'economia : "il libero mercato si autoregolamenta". Che idiozia. Prima cosa, i postulati debbono essere autoevidenti, ovvero autodimostrativi e questo non lo è. E non è neppure dimostrabile (quindi non è neppure un teorema). Seconda cosa, non esiste nessun mercato "libero" in senso totale, perché esso sarà sempre pilotato con esito leggero o pesante, condizionato in qualche modo da qualcuno che ne possiede una grossa parte ovviamente. Evidentemente questo è un ragionamento troppo complesso per gli economisti, oppure fa comodo non cambiare le teorie su cui si basa l'esistenza del proprio campo di "studi", perché altrimenti bisognerebbe accettare che si è studiato qualcosa di falso ed inutile. Nella scienza quando una teoria si dimostra falsa, va sostituita, non si può continuare ad usarla. E per dimostrare che una teoria si falsa, basta portare UN UNICO esempio che la contraddica. Nel nostro caso, potrei citare come il libero mercato degli immobili di Roma non si è affatto regolamentato (e potrei elencarne i motivi punto per punto). Ergo, basta economisti ed avvocati nei governi. Non sono in grado di affrontare il futuro.

    7. Il sistema economico teorizzato ed adorato come una divinità (od un pantheon, con dei tra cui il denaro, il profitto, il mercato, etc.) è fallimentare. Bisogna accettare l'idea di metterlo da parte, l'idea di mettere da parte l'egoismo, per stare meglio tutti, avendo meno (o più), ma avendo tutti.

    RispondiElimina
  3. Caspita Edo. Da uno con la tua preparazione, sentirsi dire che é tutto giusto é una bella soddisfazione :)

    RispondiElimina
  4. Eh ma se hai ragione hai ragione! :D
    E poi più che preparazione (anche se per due anni ho studiato ingegneria gestionale prima di cambiare), direi voglia di documentarsi e di non farsi prendere per i fondelli *_*
    Comunque conosco più di una persona che ha studiato economia, che è critica nei confronti dell'economia stessa.

    D'altra parte, che possiamo fare? Possiamo anzitutto replicare e smontare ogni bugia che ci viene propinata attraverso un'informazione attenta e delle riflessioni critiche, contestando sempre quando qualcuno cerca di distorcere la verità per il proprio tornaconto.
    In che libro stava scritto "la verità vi farà liberi?" :P

    RispondiElimina

Fammi sapere che ne pensi...